Le bevande proteiche fanno bene ai muscoli, alla coscienza e alle tasche dei produttori

Di
Angelica Giambelluca
30 Dicembre 2023

Parliamo di proteine in polvere che sono la base di bevande proteiche, protein shake in inglese, a cui poi si aggiungono eccipienti ed edulcoranti in varia misura. Ci sono di tutti i gusti, dalla vaniglia, al cioccolato, alla fragola. E negli ultimi tempi stanno spopolando non solo tra chi si allena ma anche tra i consumatori comuni che magari in palestra non ci vanno da una vita ma quell’etichetta “bevanda proteica”, Yogurt proteico” “Formaggio proteico” sa tanto di salutare e fa star buona la coscienza. Restando sul tema delle bevande proteiche, stiamo assistendo a crescite di mercato interessanti e a quanto pare la letteratura scientifica le promuove (quasi) a pieni voti. 

Un mercato inarrestabile 

Il mercato delle proteine ​​continua a presentare forti opportunità di crescita per l’industria alimentare. Le proiezioni suggeriscono che il mercato mondiale degli ingredienti proteici supererà i 114 miliardi di dollari entro il 2030, aumentando in modo massiccio rispetto alla cifra del 2021 di circa 72 miliardi di dollari.  

Ma le proteine non sono tutte uguali e non hanno lo stesso valore di mercato, sia mai. Ad esempio, le proteine del siero del latte sono una fonte chiave di proteine per i prodotti destinati a bodybuilder e frequentatori di palestre. È una delle proteine più popolari poiché può essere assorbita più facilmente dal corpo umano: il mercato delle proteine del siero del latte dovrebbe raggiungere un valore di 18,12 miliardi di dollari statunitensi entro il 2029. Queste proteine non vanno bene per i vegani, che, come alternativa, si rivolgono alle proteine a base vegetale e di soia: per il 2022, le vendite al dettaglio di proteine di soia e vegetali negli Stati Uniti sono state stimate rispettivamente a circa 871 e 178 milioni di dollari statunitensi. Gli Stati Uniti rappresentano una parte significativa del mercato mondiale delle proteine, vegetali e animali.  

Tutti pazzi per le proteine da bere

Intanto chiariamo di cosa stiamo parlando. Le proteine ​​in polvere provengono da piante (soia, piselli, riso, patate o canapa), uova o latte (caseina o proteine ​​del siero di latte). Le polveri possono includere altri ingredienti come zuccheri aggiunti, aromi artificiali, addensanti, vitamine e minerali. La quantità di proteine ​​per misurino può variare da 10 a 30 grammi.

La popolarità di queste bevande non si registra solo tra gli sportivi e i frequentatori abituali di palestre e centri fitness, ma anche per runner, ciclisti, nuotatori e altri atleti. Queste bevande consentono di aumentare facilmente l’apporto giornaliero di proteine, necessarie per stimolare la crescita e il recupero muscolare dopo l’intenso stress fisico. Ma il successo di queste bevande arriva ovunque. Un numero crescente di anziani, donne in gravidanza, neomamme sta scoprendo i benefici di questi integratori proteici, diventati un modo pratico e gustoso per migliorare l’alimentazione quotidiana. Inoltre, diete popolari come quella chetogenica e paleolitica enfatizzano l’importanza di un elevato apporto proteico, ampliando ulteriormente il numero di potenziali consumatori.

I produttori di polveri e shake proteici stanno cavalcando abilmente questo trend in crescita. Oltre a puntare sulla praticità d’uso e il buon sapore di questi prodotti, enfatizzano anche i loro benefici salutistici supportati dalla ricerca scientifica. A proposito di evidenza scientifiche, ci siamo chiesti ma queste bevande proteiche funzionano davvero?

Funzionano, però..

Numerosi studi sembrano confermare gli impatti positivi delle proteine in polvere sul potenziamento dei risultati dell’allenamento fisico. Una revisione su Nutrients ha concluso che gli shake proteici possono favorire l quando assunti insieme all’esercizio di resistenza coi pesi. Inoltre, aiutano a controllare l’appetito e quindi possono supportare i processi di perdita di peso corporeo.

Tuttavia, alcuni scienziati raccomandano cautela riguardo ad un consumo eccessivo ed incontrollato di questi prodotti. Una recente revisione sistematica basata su 11 studi conclude che un uso cronico ed esagerato di proteine in polvere può avere effetti collaterali negativi, in particolare sulla funzionalità di reni e fegato. Inoltre, uno studio del Clean Label Project pubblicato nel 2022 riporta la presenza di metalli pesanti, bisfenolo A, pesticidi e altri agenti contaminanti in oltre 130 prodotti analizzati.

Alla luce di queste evidenze contrastanti, quali raccomandazioni forniscono gli esperti di nutrizione per un uso corretto e sicuro degli shake proteici? In generale queste bevande andrebbero considerate come integratori alimentari, non come sostituti del cibo naturale. Possono essere utili per raggiungere il fabbisogno giornaliero di proteine, stimato in 0,8g per kg di peso corporeo.

Ma se è possibile assumere le proteine necessarie da fonti come uova, latticini, carne, pesce e legumi, allora gli shake a cosa servono? Inoltre, il loro impiego dovrebbe avvenire nel contesto di una dieta bilanciata ed equilibrata: un eccesso di proteine e calorie può ostacolare il dimagrimento o causare aumenti di peso. Infine, gli esperti raccomandano di rivolgersi ad un nutrizionista per impostare un eventuale piano alimentare personalizzato con questi integratori, evitando il fai da te. Anche perché le bevande proteiche non contengono solo proteine e acqua, alcune usano il latte come fluido e eccipienti ed edulcoranti che possono avere effetti negativi per persone obesità o diabete.

 

Articolo pubblicato su Millionaire di novembre 2023.

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