Le “città DAO” sono una forma di organizzazione decentralizzata autonoma (Decentralized Autonomous Organization) che mira a gestire e coordinare le attività all’interno di una comunità o di una città in modo indipendente, basandosi su tecnologie blockchain e smart contract.
C’è chi vive in città, e chi crea le proprie città. La rivoluzione industriale ha fatto popolare molte delle più importanti città del nostro mondo. L’industrializzazione creò tanti nuovi lavori e molte persone si spostarono dalle campagne e zone rurali alle città per entrare in queste aziende. Fino a quel momento si lavorava la terra e si viveva dei propri prodotti, ottenuti dalla natura e dagli animali. La qualità della vita era decisamente elevata e non ci serve un report di Harvard Business Review per saperlo. Poi ci siamo ritrovati tutti in queste città che si alzano sempre di più con palazzi e grattacieli.
Lavoriamo in uffici dove passiamo un terzo della nostra giornata e per percorrere pochi chilometri passiamo ore e ore nel traffico e nell’inquinamento. Una vita frenetica, non sana, solitaria, dove tutti sono impegnati o entrano nel mood di esserlo. Abbiamo assaporato una pausa dalle città ma molti sono già tornati a viverle a pieno. Altri invece, non trovandosi più con il sistema, stanno progettando di creare le loro città che hanno tutte alla base un concetto importante: comunità e indipendenza. Grazie alla blockchain e le crypto abbiamo assistito all’avvento di DAO (Decentralized Autonomus Organization) che sono diventati anche le fondamenta di queste nuove città, dove i membri fondatori hanno stesso diritto di voto, e gestiscono i propri progetti.
Grazie alla mia ricerca a livello globale, e intervistando molti amici, ho potuto creare una lista dei progetti relativi alle nuove città più interessanti: Cabin, CityDAO, Kift, Cohere, Praxis, Culdesac, Satoshi Island, Itana, Fly Ranch, Bitcoin Beach. Molti di questi sono basati su un network di location in diversi Paesi, nei quali i membri che ne fanno parte possono usufruire per vivere full time o solo alcuni mesi dell’anno. Si parte dalla fondazione di un dao, si raccolgono fondi dai membri, si acquistano una o più terre, e si costruiscono coworking e coliving in materiale sostenibile. Parte rilevante della nuova città è la fattoria che ha il compito di autosostenere la comunità che ne fa parte.
I membri di questi progetti sono nomadi digitali, imprenditori digitali, creativi, lavoratori in remoto, menti aperte e pensanti. La maggior parte di loro ha costruito e sviluppato tecnologie che proprio le persone che vivono in città utilizzano tutti i giorni e non è un caso se questi hanno deciso, per la loro vita, un cambio di rotta importante: natura, benessere e comunità. Sembra proprio che ci vogliano di nuovo nelle città a correre da una parte all’altra, ma è proprio nella natura, quando menti brillanti si uniscono in comunità fuori dagli schemi, che possono nascere i grandi cambiamenti della storia.
Articolo pubblicato su Millionaire giugno 2023.