Immagine tratta dal profilo instragram di Snoop Dogg

Olimpiadi 2024 sotto l’effetto di Snoop Dogg

Di
Redazione Millionaire.it
11 Agosto 2024

La presenza di Snoop Dogg alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata una delle storie più seguite e discusse, sia per la sua capacità di intrattenere che per la visibilità che ha ottenuto. Il leggendario rapper della West Coast, noto per il suo stile ‘rilassato’ e la sua capacità di trasformare ogni apparizione in un evento di cui far parlare, ha dimostrato ancora una volta la sua abilità nel reinventarsi e rimanere rilevante in ogni contesto.

Molti hanno criticato il suo ruolo di tedoforo e il suo compenso rispetto a quello degli sportivi, ma Snoop Dogg è un uomo di spettacolo e genera attenzione, visualizzazioni, spettatori e tanti, tanti partner commerciali. Difficile pensare che la NBC (che lo ha ‘scritturato’ per la sua presenza) e il Comitato Olimpico non ci abbiano guadagnato multipli sulla sua presenza.

 

Da OG a icona culturale

Immaginate i primi anni ’90: l’hip-hop è in piena esplosione, e la West Coast è il fulcro di un nuovo suono destinato a cambiare la musica per sempre. Snoop Dogg, il protetto di Dr. Dre, irrompe sulla scena con il suo album di debutto *Doggystyle* e il gangsta rap trova in Snoop il suo re indiscusso.

Negli anni 2000, Snoop Dogg evolve. Non è più solo un rapper, ma diventa una presenza fissa a Hollywood, rubando la scena in molti film con i suoi camei. La sua trasformazione continua con la televisione, dove mostra un lato di sé sorprendentemente divertente e genuino. E come non menzionare la sua improbabile, ma fortunata collaborazione con Martha Stewart, anche durante le Olimpiadi, con cui ha creato un connubio tra alta società e hip-hop che solo lui avrebbe potuto rendere così naturale?

 

Una presenza non casuale

La presenza di Snoop Dogg alle Olimpiadi di Parigi 2024 non è stata una semplice coincidenza o una mossa di marketing casuale; rappresenta piuttosto il culmine di un percorso che ha visto il rapper californiano trasformarsi da icona del gangsta rap a figura chiave nell’intersezione tra sport, intrattenimento e responsabilità sociale. Snoop Dogg è diventato l’anello di congiunzione tra questi mondi, incarnando un modello che può avvicinare i giovani, anche quelli provenienti da contesti difficili, allo sport e ai suoi valori.

Nel corso della sua carriera, Snoop ha infatti dimostrato un profondo impegno nel migliorare le vite dei giovani attraverso iniziative concrete, come la Snoop Youth Football League (SYFL), fondata nel 2005. Questa lega è stata creata per offrire ai ragazzi delle comunità svantaggiate l’opportunità di partecipare a uno sport che altrimenti sarebbe stato loro inaccessibile. La SYFL non è solo un campo di gioco, ma un’istituzione che promuove valori fondamentali come la disciplina, il lavoro di squadra e l’educazione. Molti partecipanti alla SYFL sono riusciti a sfuggire a un futuro segnato dalla povertà e dalla violenza, trovando invece la loro strada nel football professionistico o in altre carriere di successo.

A Parigi Snoop Dogg ha saputo combinare la sua personalità affabile e il suo spirito di intrattenitore con un impegno serio per lo sport, dimostrando come questi due mondi possano coesistere e influenzarsi positivamente. Che stesse commentando una gara di badminton con entusiasmo contagioso o incitando la squadra di ginnastica degli Stati Uniti, Snoop ha portato un’energia nuova ai Giochi, rendendoli più accessibili e divertenti per un pubblico globale.

 

Le Olimpiadi di Parigi 2024

A Parigi il rapper non si è limitato a fare il corrispondente speciale per NBC, ma ne è diventato uno dei veri protagonisti. Che stesse tifando per la squadra di basket degli Stati Uniti o danzando con Simone Biles, Snoop ha portato un’energia contagiosa che lo ha messo al centro dell’attenzione. Esilaranti i siparietti in cui si è calato in tutte le discipline sportive, dall’equitazione alla scherma, fino al nuoto e alla ginnastica. I suoi commenti coloriti e la sua capacità di essere al contempo fuori dagli schemi e perfettamente integrato nel contesto olimpico lo hanno reso un personaggio unico non solo per il pubblico americano, ma a livello globale.

Il compenso di Snoop, stimato in 500.000 dollari al giorno per un totale di 8 milioni di dollari, ha generato non poche polemiche. Molti si sono chiesti se tale cifra fosse giustificata, altri si sono domandati come lo tratterà il fisco francese che è sovrano su quanto guadagnato in Francia.  Ma i fan, e in generale i media, hanno perlopiù difeso questa scelta, affermando che Snoop ha portato un valore aggiunto alle Olimpiadi, per nulla fuori luogo, rendendole decisamente ‘diverse’.

 

Los Angeles 2028: un’anteprima di cosa aspettarci

La presenza di Snoop Dogg alle Olimpiadi di Parigi, infine, può essere vista come un’anticipazione di ciò che ci aspetta a Los Angeles nel 2028. La città natale di Snoop è pronta a ospitare i Giochi, e con ogni probabilità il rapper avrà un ruolo ancora più centrale, trasformando le Olimpiadi in un evento che mescola sport, spettacolo e cultura pop in un modo che solo lui sa fare.

 

Insomma… Snoop Dogg alle Olimpiadi di Parigi ha rappresentato molto più che una semplice comparsata. È stato il simbolo di una nuova era in cui lo sport e l’intrattenimento si uniscono per avvicinare e ispirare i giovani di tutto il mondo, anche togliendo il dramma di troppe polemiche.

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