Piantala che fa bene

Piantala che fa bene

Di
Marco Fontana
20 Agosto 2023

È ormai noto che le piante contribuiscono a migliorare la qualità della vita e numerose ricerche hanno dimostrato che, a seconda della specie e del tipo, sono in grado di rendere più sano lʼambiente domestico, purificando lʼaria dalle tossine, aumentando i livelli di concentrazione, stimolando il pensiero creativo, riducendo lo stress, favorendo il sonno e persino contrastando le onde elettromagnetiche. 

Negli ultimi due anni, la rapida trasformazione delle dinamiche lavorative, ha fatto sì che le nostre abitazioni venissero utilizzate sempre più spesso anche per lavoro. Non tutti però dispongono, soprattutto nelle grandi città, di spazi esterni. Le piante d’appartamento si sono rivelate la soluzione ideale, contribuendo non soltanto ad abbellire ma anche a migliorare la qualità dell’aria all’interno delle abitazioni, creando un ambiente più sano e piacevole. Non a caso, negli uffici, troviamo spesso vicino al computer il cactus, considerato anche una pianta “detergente” in grado di assorbire le radiazioni dei monitor. Infatti, nel 1973, gli scienziati della NASA hanno scoperto la presenza di 107 composti organici volatili (COV) nell’aria della loro stazione spaziale. 

 

Piantala che fa bene

 

Gli occupanti, spesso afflitti da problemi respiratori, hanno successivamente identificato tali sintomi come tipici della “Sindrome dell’edificio malato”. In seguito, negli ambienti sono state introdotte piante, fra cui i cactus. Il risultato è stato una notevole riduzione, se non addirittura l’eliminazione, dei COV. Da questo studio parte anche la convinzione che il posizionamento in ufficio di un cactus ogni tre dipendenti riduce i livelli di CO2 del 50% e previene l’accumulo di polvere e batteri.

Le piante sono anche in grado di ridurre in modo significativo le tossine prodotte da materiali come plastica, vernice, moquette e alcuni prodotti per la pulizia. Esse inoltre, non soltanto apportano benefici per la salute fisica, ma sono anche in grado di favorire il benessere mentale. Avere piante in casa sembra infatti d’aiuto anche per colmare i vuoti emotivi. Tralasciando un’analisi psicologica approfondita, è stato dimostrato che prendersi cura di una pianta o di un animale domestico non solo conferisce gioia agli spazi, ma a volte soddisfa anche un intrinseco bisogno “genitoriale”, in una generazione che sempre più spesso sceglie di avere figli in età matura o di non averne.

 

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Piantala che fa bene

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