Con “Più libri più liberi”, alla Nuvola di Roma la piccola editoria mostra il suo lato più imprenditoriale: nuovi format, AI, accordi internazionali sui diritti e un ecosistema che si muove come una vera filiera dell’innovazione culturale. E chi arriva con una scintilla, spesso riparte con una direzione
Sperimentare, innovare, sbagliare in fretta e ripartire. Già da diverse edizioni, entrare alla Nuvola all’Eur durante Più libri più liberi significa immergersi in un grande acceleratore di startup. L’atmosfera è più simile a quella di un ecosistema tech che a una fiera tradizionale: fra gli stand circa seicento editori indipendenti osservano il pubblico e sbirciano la concorrenza per testare idee, cercare partner. In pratica, per capire cosa funziona davvero. Tutto intorno migliaia di titoli nuovi, un mercato in trasformazione e una concentrazione di incontri B2B che farebbero invidia a molte fiere tech.
Per cinque giorni, tra il 4 e l’8 dicembre, l’editoria indipendente non si rappresenta come la sorella minore del mercato: ma al contrario, come laboratorio dove nascono tendenze, si provano modelli di business e si misurano i segnali forti del settore. Il cuore imprenditoriale della fiera batte nei suoi spazi professionali: c’è il Business Centre, con i suoi 21 fornitori specializzati e le sale dedicate ai dati e alle politiche industriali; e poi il Rights Centre, dove 62 operatori stranieri stringono accordi per traduzioni, coedizioni e vendite diritti (che per un editore significa internazionalizzazione). E infine i panel dedicati all’intelligenza artificiale, che mostrano come l’AI stia già ridisegnando editing dei volumi e il marketing delle case editrici. Senza dimenticare lo scouting e la relazione con i lettori.
Idee e spunti per chi lavora a progetti editoriali
Per chi produce contenuti o vuole capire come intercettare nicchie in crescita, uno dei punti più interessanti dell’edizione 2025 è l’attenzione ai nuovi format. La fiera dedica diversi appuntamenti a ciò che oggi rende un libro rilevante per una community specifica: dal rinnovamento dei travel book agli esperimenti narrativi che arrivano dal mondo del climate fiction e delle nuove scritture ibride. È un terreno in cui la piccola editoria si muove con grande libertà, spesso anticipando i trend prima dei grandi gruppi.
Chi entra in fiera da visitatore spesso esce con un’idea più chiara di come funziona davvero il mondo del libro. Per chi sta lavorando a un progetto editoriale (un romanzo, un saggio, un podcast, una collana, una startup culturale) PLPL diventa uno spazio dove osservare e confrontarsi. Quali cataloghi funzionano? Quali temi attirano attenzione? In che modo gli editori presentano i propri progetti? I panel dedicati all’AI, alla forma libro e ai nuovi pubblici aiutano a capire come cambia il lavoro editoriale e quali competenze iniziano a diventare indispensabili. Il Rights Centre permette invece di vedere da vicino cosa significa pensare un progetto su scala internazionale.
Voci più influenti e incontri da non perdere
Accanto alla dimensione più imprenditoriale, PLPL resta anche un palcoscenico per chi ama ascoltare storie e idee raccontate da chi ha qualcosa da dire. Nell’ultima edizione a cura di Chiara Valerio (dal 2026 sarà il giornalista Giorgio Zanchini alla guida), sul palco dell’Auditorium saliranno figure che parlano a pubblici diversi e che spesso intercettano mondi lontani dall’editoria in senso stretto. Jovanotti offrirà un ritratto personale del suo percorso creativo, Zerocalcare presenterà il nuovo volume Nel nido dei serpenti in dialogo con Marianna Aprile, mentre Alessandro Barbero accompagnerà il pubblico attraverso le molte vite di San Francesco.
Ci sarà spazio anche per l’attualità e per lo sguardo sul presente globale: Marco Travaglio affronterà il tema della tensione tra guerra e pace, Stefano Mancuso porterà la sua lettura della vita sulla Terra attraverso il Cantico delle creature, Diego Bianchi ed Elena Stancanelli parleranno di come si racconta la realtà, e Anna Foa converserà con Francesca Mannocchi sulla complessità del conflitto in Palestina.
Perché in un mondo che corre, Più libri più liberi resta uno dei pochi spazi dove le idee possono prendere forma senza filtri. E chi arriva con una scintilla spesso riparte con una direzione.
>> Il programma completo degli eventi lo trovate qui.
