Una delle regione più note per le sue coste, per i paesaggi suggestivi, per i meravigliosi borghi patrimonio UNESCO e per la tradizione culinaria, la Sicilia, ora è nota anche per la più grande produzione di vino bio. Con una estensione della superficie biologica pari a circa il 30% di quella nazionale, la Sicilia copre un totale di 370 mila ettari. L’isola, in particolare, è la regina dell’area vinicola bio italiana, con 98 mila ettari di superficie vitata. Inoltre, secondo un sondaggio interno ad Assovini Sicilia, il 90% delle cantine prevede strutture adibite alla degustazione che fanno impazzire turisti e wine lovers.
Il vino siciliano conquista l’estero
Il fatturato del biologico ammonta al miliardo di euro, ma adesso l’isola vuole spingersi oltre e battere ogni record, sia nazionale che internazionale. La produzione vinicola siciliana, infatti, è apprezzata in tutto il mondo, sia per l’alta qualità che per i prezzi accessibili e, secondo l’ISTAT, il territorio cresce del 25,4%, segnando un altro traguardo nell’ambito delle esportazioni. Fino a pochi decenni fa, il territorio era semplicemente apprezzato per la sua produzione vinicola, ma oggi i dati fotografano un business fiorente che attira appassionati ed esperti da tutto il mondo, colpiti da plus come l’accoglienza, la struttura delle cantine e l’abbondanza delle varietà, con vitigni autoctoni e la crescente attrazione verso l’Etna.
Qualità, diversità e cultura gastronomica
Il mondo enogastronomico siciliano è talmente vario e qualitativamente apprezzabile da attirare turisti in cerca di esperienze comprensive non soltanto di percorsi di degustazione, ma di vere e proprie immersioni sensoriali tra calici di buon vino e una tradizione culinaria secolare, passando dai corsi di cucina a quelli per il benessere, fino al wine trekking tour. Ciò che avviene, non è il semplice viaggio alla scoperta delle vigne e delle cantine, ma una vera e propria esperienza d’arte capace di tentare anche i palati più esigenti.
«La Sicilia – spiega Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia – ha tutte le carte in regola per diventare una wine destination di eccellenza, la Napa Valley del Mediterraneo, in virtù della varietà e qualità del vino, le bellezze paesaggistiche, un patrimonio storico-archeologico unico. L’enoturismo si rivela in Sicilia un fattore economico e strategico grazie alla capacità delle cantine di essere un contenitore culturale ideale dove coniugare arte, storia, natura, cultura gastronomica, territorio, genius loci».
Obiettivo sostenibilità
L’attenzione per il riciclo e per l’economia circolare ha consentito di mettere in piedi il primo progetto concreto e organico pro-sostenibilità. La Fondazione SOStain Sicilia, realtà che ad oggi conta 39 cantine associate, intende promuovere la cultura della sostenibilità in tutta la filiera, come è avvenuto, ad esempio, con O-I, la bottiglia siciliana prodotta per il 95% con vetro riciclato proveniente dalla raccolta differenziata isolana. Un esempio virtuoso di come realtà vitivinicole, territorio ed esigenze collettive possano coesistere all’insegna della cura e della passione.
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Di
Redazione Millionaire.it
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11 Agosto 2024