Economia stabile, tenore di vita alto e coinvolgimento attivo del Governo fanno della Norvegia uno dei paesi ideali per avviare un’attività imprenditoriale.
Una striscia di terra frastagliata che si affaccia sul Mare del Nord, battuto dalle onde e dal vento. Villaggi pittoreschi con case colorate e tetti spioventi, che sembrano usciti da un libro di fiabe. Una capitale moderna, Oslo, che ospita uno dei suoi cinque milioni e mezzo di abitanti. La Norvegia è tra i primi paesi al mondo per Pil pro capite (al quarto posto secondo Worldometer), il più felice al mondo secondo il World Happiness Report del 2023, che tra i suoi indicatori mette il supporto sociale, l’uguaglianza, l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Ed è al primo posto nella classifica mondiale di indice di sviluppo umano (ISU) dal 2013, che invece considera il tasso di alfabetizzazione e di scolarizzazione della popolazione, l’accesso ai servizi sanitari e il grado di libertà politica. Nel 2022 Il suo Pil è cresciuto del 3,8%.
L’economia stabile e robusta fa della Norvegia un luogo adatto per intraprendere. I suoi abitanti hanno un tenore di vita molto alto (il reddito pro capite di circa 67mila euro all’anno è uno dei più alti del mondo), e questo rende attraenti per loro molti prodotti del nostro Made in Italy, come moda, arredamento e prodotti agroalimentari. Secondo gli ultimi dati AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) del 2019, gli italiani residenti in Norvegia sono più di 7mila.
C‘è chi arriva qui quasi per caso e poi si innamora di questo paese, forse perché sembra rendere la vita più semplice a chi ci vive e lavora. Qualcosa che noi italiani avvertiamo subito e con stupore. L‘apertura di una società si può effettuare online, sul sito del Governo. È pur vero che anche se l‘inglese è parlato dalla maggioranza dei norvegesi, è essenziale imparare il norvegese per integrarsi da imprenditori e spesso per ottenere alcune licenze come, per esempio, per diventare ristoratori. Qualcosa che potrebbe risultare non immediato. L’alternativa è trovarsi un socio che lo parli, ma anche questo potrebbe non essere la cosa più semplice, a meno che si arrivi qui per scelte personali.
L‘amore per la Norvegia non è corrisposto solo quando si parla di Made in Italy o ristorazione, anche se sono tantissime le attività italiane in tal senso. La Norvegia si è infatti rivelata accogliente anche per molti connazionali operanti in settori quali la ricerca medica e scientifica, l‘energia e più in generale per i servizi e il commercio, dove l‘estro e la preparazione italiana sembrano essere molto richiesti.
Forse meno entusiasmanti sono i dati relativi alla creazione di altre tipologie imprese da parte di connazionali, in particolare di startup innovative. Questo nonostante la predisposizione di questo paese ad accogliere chi fa impresa o investe nel mondo dell‘Innovazione. Dati che però riguardano l‘economia norvegese in generale, visto che, per vocazione e condizioni naturali, è forse più attrattiva per imprese di settori, come l‘energia, ad alta intensità di capitali.
E la competizione dei vicini che affacciano sul Mar Baltico è piuttosto evidente.
Per reperire le prime informazioni (in inglese) necessarie per avviare un’impresa o per investire nel paese si può andare sul sito businessnorway.com. Ma il suggerimento, come sempre, è quello di rivolgersi a professionisti esperti. Lo stesso sito contiene il database nazionale di startup, scaleup e venture capital alimentato in tempo reale da Dealroom.com. Ci dice che le startup sono 3.850 e gli unicorni con sede in Norvegia sono otto. Tra questi, Gelato, la più grande rete mondiale di centri di stampa locali per i venditori di e-commerce. E Cognite, che costruisce e commercializza un software che aiuta ad aggregare e analizzare grandi volumi di dati industriali, come i sensori delle macchine.
Il quadro normativo, come dicevamo, rimane comunque accogliente per startup e investitori. Il governo norvegese, infatti, non solo partecipa alle grandi aziende, ma investe in piccole imprese e startup attraverso fondi e organizzazioni. Tra queste, Innovasjon Norge (Innovation Norway), organizzazione governativa che fornisce alle imprese un sistema di sostegno anche finanziario, e Investinor e Startup Norway, due organizzazioni di investimento in startup. La Norvegia, rispetto ad altri paesi scandinavi come la Svezia, che hanno iniziato a sviluppare i propri ecosistemi di startup come risorse strategiche decenni fa, è ancora sottoperformante. Rimane comunque un luogo dove stile di vita e lavoro sembrano crescere in armonia, e come tale estremamente attrattivo anche per noi italiani.
Articolo pubblicato nel numero ‘Primavera 2024’ di Millionaire disponibile anche in versione digitale qui.