La tentazione, in tempi di crisi, viene a molti: “Mollo tutto e vado a…”
Prima di decidere di trasferirsi in un altro Paese, però, occorre prepararsi e conoscerne opportunità e limiti. Millionaire di novembre 2012 ha raccontato le storie di chi è riuscito a trasferirsi in Olanda.
Primo punto a favore dei Paesi Bassi, la retribuzione: più elevata del 30% rispetto all’Italia, secondo Gigi Picazio, informatico “olandese” da quattro anni. Il reddito pro capite è di 36mila euro annui, ben 10mila euro in più di quello italiano, secondo Johan S. Kramer, console generale del Regno a Milano.
Nonostante la crisi (il Pil è calato dello 0,75% nel 2012), l’Olanda resta il decimo paese più ricco al mondo e quest’anno è prevista una crescita dello 0,6%. La disoccupazione, poi, ha un tasso del 6,5%: metà della media europea.
I limiti non mancano: al momento nel Paese è in atto quella che gli osservatori chiamano “bolla” immobiliare e, secondo Picazio,
il mercato è saturo di spagnoli, greci e anche italiani. Per loro è di sicuro più difficile di quanto sia stato per me.
Le porte per chi vuole fare impresa sono spalancate.
Kramer ricorda:
Secondo il World Economic Forum, i Paesi Bassi sono il settimo miglior posto al mondo dove investire.
Roberto Coletti, fondatore e proprietario di una gelateria di successo a Utrecht, conferma:
La burocrazia è più snella: per aprire un’impresa bastano un pomeriggio e 120 euro. Lo Stato aiuta gli imprenditori, consentendo per i primi tre anni di non pagare tasse.
Menzione particolare per le infrastrutture: l’auto non è necessaria e si va in giro sui mezzi pubblici o in bici. Le imprese sono favorite dalle ottime strutture logistiche, a cui si aggiungeranno, entro la metà di quest’anno, le autostrade “smart”: assorbono l’energia solare durante il giorno e illuminano il manto stradale durante la notte.
Le altre storie, i settori più redditizi e tutti i consigli utili su Millionaire di novembre.
Redazione