Cuba è un paradiso per le vacanze, ma lo è anche per chi vuole fare affari? Di sicuro, nella splendida isola caraibica qualcosa sta cambiando. L’apertura di Raúl Castro alla proprietà privata e all’impresa creano occasioni di sviluppo in un mercato che potrebbe esplodere nei prossimi cinque anni.
Vediamo quali sono gli spazi per fare impresa con testimonianze e consigli.
Malgrado l’embargo, sono molte le grandi aziende italiane a fare affari. Queste hanno goduto degli accordi fra il governo italiano e quello cubano. L’ultimo, nel 2009 con la creazione di un gruppo di lavoro per la cooperazione economica e commerciale (clicca qui per saperne di più).
Tra gli italiani che hanno investito nell’isola, Gianandrea Talato, titolare dell’impresa di trading D&B e fondatore dell’Associazione industriali Cuba – Italia:
Importiamo materie prime, idrosanitarie, vino e alimentari italiani. L’associazione crea canali per altre aziende italiane per sviluppare business nell’isola.
Talato è fiducioso sul futuro del mercato dell’import nell’isola, lo Stato paga tutto, ma avverte:
Se ci sono emergenze sociali lo Stato antepone il benessere della popolazione al resto e blocca i pagamenti.
Oltre all’importazione, sono quattro i settori più promettenti per investire:
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- Edilizia: servono forniture a prezzi medio-bassi;
- Turismo: da sviluppare soprattutto charter nautico, tour storici, strutture turistiche;
- Energia: c’è richiesta di impianti per la produzione di energia rinnovabile e per il riciclo;
- Industria leggera: mancano alcune produzioni interne, dai condizionatori ai cassoni frigoriferi.
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Per conoscere i vantaggi e i rischi legati agli investimenti a Cuba leggi l’articolo di Silvia Messa pubblicato su Millionaire di marzo 2012.
Redazione