L’italiano Christian Salvatore, 30 anni, ha creato un algoritmo che è considerato utile per il progresso dell’umanità.
Ha preso sul serio uno dei 17 buoni propositi di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu: “garantire la salute” e ne ha fatto il suo lavoro. Christian Salvatore, 30 anni, laureato in Fisica, ha creato un algoritmo capace di diagnosticare l’Alzheimer. E per questo ha
vinto premi come Youth in Action for Sustainable Development Goals (http://youthinactionforsdgs.ideatre60.it), un concorso che gli darà diritto a uno stage
retribuito presso la Fondazione Bracco. C’è di più. La sua applicazione è considerata utile per il progresso dell’umanità. Così Forbes lo ha inserito, unico italiano, nella classifica dei 30 giovani europei più influenti nel campo della salute.
Come funziona il progetto Trace4D?
«Il mio algoritmo, grazie al machine learning, confronta le risonanze magnetiche di un cervello sano con quelle di uno malato e capisce dove c’è un problema. Ma non sostituirà mai il radiologo: l’intelligenza artificiale aiuta a velocizzare il lavoro, ma al medico spetterà sempre l’ultima parola».
Come è nata l’idea?
«L’idea è nata nei laboratori del Cnr, dove lavoro con un assegno di ricerca presso l’Istituto
di Bioimmagini e Fisiologia molecolare. Mi è stato chiesto di studiare l’algoritmo. Il servizio è già disponibile sul sito del laboratorio ed è già stato testato all’Ospedale di Catanzaro».
Quali sono i tuoi obiettivi?
«Portare questo test in ogni ospedale e avviare la mia startup. Mi piacerebbe continuare nel campo della ricerca e dell’intelligenza artificiale. Un campo che presenta enormi opportunità: ai più giovani consiglio di intraprendere un percorso di studi in questo settore».
Tratto da Millionaire di settembre 2017.