INTERVISTA ESCLUSIVA: Un serial entrepreneur con 300 milioni di dollari raccolti, investitore in numerose startup.
L’italiano che sei anni fa si è trovato seduto con Obama alla Casa Bianca, invitato in un innovation team che doveva offrire spunti per l’innovazione e la tecnologia, è un veneziano di Mestre. Si chiama Paolo Privitera, ha 45 anni, da venti vive negli Stati Uniti e da poco è anche cittadino americano. Ma non ha mai interrotto la connessione con l’ecosistema imprenditoriale italiano, anzi. Privitera ha trent’anni di esperienza nel mondo della tecnologia e di internet. Ha fondato sei aziende (la prima a soli 16 anni), di cui quattro poi cedute a società più grandi con exit da manuale. Ha investito in più di 30 startup, molte italiane. È riuscito a raccogliere in totale dagli investitori 300 milioni di dollari, e sicuramente non si fermerà. Sbarcato nel 2002 a New York, si è poi trasferito a Los Angeles. La sua prima idea? Keyple, un social network su cui si registrano subito 11mila studenti. È il 2005, Facebook nascerà soltanto qualche mese dopo.
Di recente Privitera ha ottenuto un Executive MBA al MIT di Boston, dopo 48 voli presi tra San Francisco, dove vive, e la più famosa città universitaria americana. Oltre ad aver creato due fondi di venture capital, nella vita è anche marito e padre. Ricarica le pile in estate in Sardegna. Recentissimo traguardo, la quarta exit: l’acquisizione di Evensi, ultima sua impresa, da parte di Events.com, una delle piattaforme di eventi e intrattenimento più importanti al mondo. «È un onore – dice – essere riusciti a trasformare una piccola startup italiana in un team di ingegneria di eccellenza mondiale». Events.com ha da poco ricevuto un finanziamento di 100 milioni di dollari per espandersi a livello globale. A breve è prevista la quotazione in Borsa. A Paolo Privitera Millionaire ha rivolto alcune domande.
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