Matteo inventa le carte che aumentano la creatività

Di
Marketing & Promotion
15 Gennaio 2016

Designer, Matteo Di Pascale 28enne di Alessandria, ha fatto della creatività la sua ragione di vita. Dopo gli studi di disegno industriale a Genova, inizia a lavorare nella sua prima agenzia di pubblicità. Ma dopo 10 mesi molla tutto e va ad Amsterdam per sviluppare App. Sempre in Olanda crea un social network stile Pinterest, va in Silicon Valley per cercare finanziamenti, ma le cose non vanno come sperava.

Torna in Italia e diventa art director presso un’agenzia: è lì che riprende un’intuizione avuta anni prima a Milano insieme a Alessandra Mazucchelli: carte molto originali che riprendendo i simboli dei tarocchi, stimolano la creatività di chi le guarda, e di chi legge le favole evocative che sono associate a ciascuna di esse: «I tarocchi sono una raccolta di archetipi. Simboli che ci trasportano nel mondo dell’inconscio e dell’intuizione. Non sono un modo per risolvere il problema della creatività. Ma uno strumento di ispirazione» racconta Matteo che per mettere il suo prodotto sul mercato prova i canali tradizionali, ma nessuno è disposto a rischiare su un prodotto così nuovo, originale:

«Allora ho scelto di provare il crowdfunding. Nel 2013 avvio una campagna su Kickstarter e raccolgo 45mila euro». Con la campagna di Intùiti, che resta a oggi una delle più finanziate in Italia, Matteo porta sul mercato le sue carte, in questi giorni sta partendo la nuova produzione: «Ne ho venduti 3mila. Grazie al crowdfunding anche chi non avrebbe scommesso nulla sull’idea si è dovuto ricredere».

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Ma non è stato facile raccogliere tanti soldi. Matteo spiega come ha fatto:

«1) Parti dal goal, deve essere non troppo alto, funzionano quelli intorno ai 10mila dollari. Anche se più alto l’importante è che corrisponda al budget necessario per la produzione.
2) Il video emozionale, di circa 3 minuti deve dare accesso al backstage, dare cioè retroscena su chi è il creatore della campagna.
3) I reward. Con Early Bird puoi offrire sconti ai donatori. È importante incentivarli nei primi giorni, per diventare una campagna di tendenza e aumentare la visibilità. Upselling invece ti serve per differenziare i tipi di ricompense (puoi abbinare al prodotto fisico, prodotti virtuali o servizi). Stretch Goal. Sono quelle ricompense aggiuntive che inserisci quando raggiungi prima l’obiettivo. Stabiliscili in precedenza.
4) Promozione. Si parte dalla propria rete personale attraverso i social, poi blog di nicchia e eventi che danno visibilità alla community.
5) Newsletter. Se si è bravi e fortunati si viene selezionati dalla redazione di Kickstarter e inseriti nella loro newsletter»

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E cosa succede dopo? Matteo riprova a venderle attraverso i canali tradizionali (costo 20 euro), ma le difficoltà aumentano: «Mi dicevano che con la campagna su Kickstarter gli avevo rubato il primo anno di vendita». Allora cerca una nuova collocazione per affermare il progetto. E arrivano i risultati: «L’idea è di inserirlo come strumento di formazione aziendale, come evoluzione dei metodi di brainstorming. I partecipanti raccontano le proprie opinioni attraverso le carte, gettando le basi di conversazioni oneste e libere da giudizio, che permettono all’intero gruppo di arrivare con maggiore precisione al nucleo del problema. Abbiamo condotto test con imprenditori, artisti e startup».

Un consiglio per aumentare la creatività? «Inizia da un esame di coscienza: sei realmente interessato a ciò che fai? I blocchi creativi nascono quando non si ama il progetto di cui ci si sta occupando. Ogni volta che una mia idea non ha funzionato è stato per questo motivo».

INFO: http://www.intuiti.it/

Giancarlo Donadio

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