Almeno una vota vi sarete posti questa domanda:
Che fine fanno i miei post su facebook?
Per arrivare alla risposta partiamo da un dato. Sapete quanti utenti sono iscritti a Facebook? 950 milioni. Quindi, quasi un miliardo di profili a cui sono collegate fanpage e gruppi a tema.
Pensate se su ognuno di questi spazi venisse postato un solo contenuto al giorno.
Ecco a voi la risposta: il mio post finirebbe nell’infinito calderone del social network più popolare del Mondo.
Per le fanpage con almeno cinquemila “seguaci” una possibile soluzione si chiama RADAR. Un’opzione già esistente, ma fruibile – finora – solo per Facebook Ads: il sistema utilizzato dalle aziende per promuovere i propri prodotti.
Di cosa si tratta, vi chiederete?
Basta pensare alla funzione di un normale radar: localizzare un corpo. Ora riportate lo stesso concetto sul social media in osservazione. Molto semplicemente:
grazie al Radar possiamo decidere a chi destinare i contenuti che pubblichiamo
“Controlla chi può vedere i tuoi post nella sezione Notizie”: vi comparirà questa scritta se – come indicato nell’immagine – puntate il mouse sulla seconda icona in basso a sinistra.
Una volta cliccata l’icona e, successivamente, l’opzione “Aggiungi i destinatari”, compariranno le voci di cui sopra, che vi permetteranno di effettuare una targetizzazione del pubblico e, quindi, centrare perfettamente il “bersaglio” con il vostro contenuto.
Di seguito, per ogni opzione vi elenchiamo le possibili scelte a disposizione:
– Sesso: Uomini o Donne
– Situazione sentimentale: Single, Impegnato/a, Fidanzato/a ufficialmente, Sposato/a
– Istruzione: Studenti delle scuole superiori, Studenti universitari, Laureati
– Orientamento sessuale: Uomini o Donne
– Età: puoi scegliere la fascia che preferisci, dai 13 ai 65 anni
– Luogo e Lingua: sarai tu a digitarle
Proviamo a spiegare meglio la funzionalità del radar con un semplicissimo esempio.
Supponiamo di essere gli amministratori della fanpage di una pizzeria che effettua due promozioni nel corso della settimana. Una il martedì, l’altra il mercoledì. Nel primo caso la promozione è “Porta i tuoi bambini a cena. Il più piccolo mangerà gratis”. L’altra, invece, è “Cena a lume di candela a soli 29 euro”.
Vi renderete conto che le offerte interessano due tipi di pubblico differenti.
Ecco, quindi, come la nuova funzione “Radar” può essere utile a non invadere chi non può avere interesse. Gli esempi possono essere tanti, ma una cosa è certa: se voi per primi dimostrate rispetto, altrettanto avrete nel mondo Social.
E voi, gestite la fanpage di un’azienda? Ritenete che il radar possa essere la giusta soluzione contro la dispersione dei tuoi post su Facebook? Puoi dare il tuo contributo con un commento.
Danilo Di Bonito
(Foto dell’autore Flickr David Orban modificata dalla redazione di Millionaire)