Mollo tutto e investo ai Caraibi

Di
Redazione Millionaire
19 Febbraio 2013

Spiagge, spezie, popolazione ospitale. Questa in sintesi è Grenada, il paradiso dei Caraibi dove tanti italiani hanno avviato un’attività.

Tra loro Gian Luigi Feroldi, 38 anni, che ci vive dal 2000, anno in cui si licenzia dall’impresa di famiglia e parte:

Una volta a Grenada, sono rimasto colpito dalla bellezza della natura e dalla disponibilità dei grenadiani. Ho trovato casa, amici e lavoro in poco tempo».

Oggi Gian Luigi gestisce un ristorante: vende soprattutto panini con gli hamburger agli studenti americani dell’università del posto. Guadagna circa 300 euro al giorno, lavorando quattro-cinque ore. Per realizzare il suo sogno ha investito 6mila euro.

Nicola Bresciani, 51 anni, musicista, arriva a Grenada nel 1985:

Ho visitato tutte le isole dei Caraibi, ma Grenada è diversa. È sede di numerose aziende, ha un porto turistico che ospita yatch fino a 300 metri, ma non ha subito l’invasione immobiliare delle altre isole».

Nicola organizza concerti con la sua band. Ha aperto una società nel campo della musica che gli frutta in media 3mila euro al mese.

Per potere, come loro, aprire un’impresa sull’isola è necessario avere un permesso di lavoro che costa circa 800 euro. Burocrazia e carico fiscale sono ridotti: fino a 29mila euro di reddito non si pagano le tasse. Oltre, si paga circa il 5%. Per ottenere la cittadinanza è sufficiente avviare un’attività che dia lavoro ai residenti.

Questo è un estratto dell’articolo di Alberto Zabban e Maria Spezia, pubblicato su Millionaire di novembre 2012.

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