Satispay introduce le commissioni per i piccoli pagamenti

Di
Redazione Millionaire.it
10 Febbraio 2025

A partire dal 7 aprile 2025, Satispay cambierà il suo modello di business introducendo una commissione dell’1% per tutti i pagamenti effettuati nei negozi fisici, compresi quelli sotto i 10 euro. Questa decisione segna la fine di un’epoca per la startup italiana, che fino a oggi aveva attirato milioni di utenti e piccoli commercianti grazie alla sua politica di commissioni zero per le transazioni di piccolo importo.

 

Un cambiamento significativo per commercianti e consumatori

Attualmente, oltre 5 milioni di persone usano Satispay e il servizio è accettato in più di 400.000 esercizi commerciali in Italia. Il principale vantaggio per i negozianti, specialmente per bar e piccole attività, era proprio l’assenza di costi sulle microtransazioni. Ad esempio, il pagamento di un caffè da 1,20 euro finiva interamente nelle casse del barista.

Con la nuova politica, ogni pagamento subirà una trattenuta dell’1% a carico del commerciante. Anche i pagamenti su distributori automatici, totem e food truck saranno soggetti alla stessa commissione.

Secondo Satispay, le nuove commissioni rimarranno comunque inferiori a quelle delle tradizionali carte di credito, che possono arrivare fino al 2%. Tuttavia, l’annuncio ha generato molte critiche da parte di esercenti e utenti che temono un impatto negativo sulla diffusione dei pagamenti digitali, specialmente nelle piccole attività.

 

La reazione del pubblico: tra critiche e pragmatismo

La notizia è esplosa nel weekend, suscitando forti reazioni sui social. Molti utenti hanno espresso disappunto, con commenti e discussioni animate su piattaforme come Reddit, dove diversi commercianti e consumatori hanno lamentato la fine della gratuità per le piccole transazioni.

L’associazione dei consumatori Assoutenti ha chiesto a Satispay di rivedere la decisione, sostenendo che la nuova politica potrebbe disincentivare l’uso del cashless e penalizzare le piccole attività commerciali. “Chiediamo a Satispay di valutare soluzioni alternative che non gravino sugli esercenti e sui consumatori“, ha dichiarato il presidente Gabriele Melluso, ventilando anche la possibilità di un intervento delle autorità di regolazione.

 

Le motivazioni di Satispay: sostenibilità e nuovi servizi

Satispay ha comunicato che la decisione arriva dopo anni di investimenti e crescita, con l’introduzione di nuovi servizi come i pagamenti offline e i pagamenti con addebito differito, che consentiranno ai clienti di completare una transazione anche se momentaneamente privi di fondi, con la garanzia per gli esercenti che l’importo verrà comunque accreditato. Inoltre, l’azienda ha evidenziato il successo dei Buoni Pasto Satispay e dei Buoni Acquisto, utilizzati già da oltre 100.000 utenti senza costi aggiuntivi per gli esercenti.

Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay, ha dichiarato: “Se dieci anni fa la chiave per rivoluzionare le abitudini di pagamento era offrire una soluzione senza commissioni sui piccoli importi, oggi lo scenario è cambiato. I negozianti accettano più volentieri i pagamenti elettronici, ma resta fondamentale creare nuovi servizi per attrarre più clienti e far crescere il business”.

 

Una scelta obbligata?

Il cambiamento delle politiche di Satispay rappresenta una svolta significativa nel mercato dei pagamenti digitali in Italia. Se da un lato la decisione appare necessaria per la sostenibilità del modello di business, dall’altro potrebbe rallentare la crescita dell’adozione tra commercianti e clienti, soprattutto nelle piccole transazioni.

Restano da vedere le conseguenze a lungo termine: i consumatori e gli esercenti si adatteranno alle nuove condizioni o cercheranno alternative? Nel frattempo, la discussione continua sui social, con opinioni contrastanti tra chi accetta il cambiamento come inevitabile e chi invece lo considera un passo indietro rispetto alla rivoluzione cashless che Satispay aveva contribuito a promuovere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sostieni Millionaire e i suoi collaboratori

Hai appena letto questo articolo gratuitamente, senza alcun banner pubblicitario o paywall. Questa è una scelta editoriale di Millionaire.it, perché crediamo nel valore della condivisione libera delle idee. Tuttavia, ogni articolo rappresenta il frutto del lavoro di più collaboratori. Se apprezzi il nostro impegno, ci sono diversi modi con cui puoi sostenere Millionaire.it nel suo lavoro quotidiano.

Puoi acquistare la versione digitale del magazine (a soli € 2.50) oppure offrire, come tuo gesto di apprezzamento, un token che andrà direttamente a chi ha scritto questo articolo CLICCANDO QUI.

Grazie per il tuo supporto!

 

Non dimenticare di iscriverti alla nostra newsletter QUI e di seguirci sui social per rimanere sempre aggiornato.

 

 

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.