Con il boom dell’e-commerce legato a pandemia e lockdown, il colosso di Seattle non poteva che crescere. Ma i risultati dell’ultimo trimestre, diffusi ieri, sono andati anche oltre le previsioni. Il fatturato di Amazon è cresciuto del 44% rispetto allo stesso periodo del 2020, arrivando a 108,52 miliardi di dollari in tre mesi e superando le attese di oltre tre miliardi. I profitti sono triplicati, 8,1 miliardi, pari a 15,79 dollari di utili per azione rispetto ai 9,54 attesi. Anche per il prossimo trimestre l’azienda prevede di superare i 100 miliardi di fatturato (per la terza volta consecutiva). Negli ultimi 12 mesi ha registrato un utile di 26,9 miliardi, più dei tre anni precedenti messi insieme.
A sostenere la crescita non è solo l’e-commerce. Pesano tanto i servizi cloud di Amazon Web Services (13,5 miliardi, +32%). Anche la raccolta pubblicitaria cresce. Gli abbonati a Prime sono aumentati di 50 milioni, arrivando a 200 milioni.
Anche il patrimonio di Jeff Bezos, il fondatore e attuale Ceo di Amazon, che detiene l’11% delle azioni dell’azienda, è aumentato, già in previsione della trimestrale. Ha superato i 200 miliardi di dollari, secondo le stime della rivista americana Forbes. Bezos è la prima persona a raggiungere questo traguardo (almeno da quando il magazine monitora i patrimoni dei miliardari dal 1987). Ci era già riuscito ad agosto. Oggi il suo patrimonio vale quanto l’1% del Pil degli Stati Uniti.
Lo scorso febbraio l’imprenditore ha annunciato che nel 2021 lascerà la carica di Ceo di Amazon e assumerà il ruolo di presidente esecutivo. Al suo posto subentrerà Andy Jassy. «Non si tratta di andare in pensione, non ho mai avuto più energia» ha detto in quell’occasione.