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Andy Dunn: il benessere prima di tutto, anche nella costruzione di un’impresa.

Di
Roberto Lombardo
16 Novembre 2024

In una recente intervista a Inc.com, Andy Dunn, il co-fondatore di Bonobos, ha raccontato come la sua esperienza personale con la solitudine e la salute mentale l’abbia spinto a intraprendere una nuova avventura imprenditoriale, lontano dal settore dell’abbigliamento. Dunn ha fondato Pie, una startup pensata per aiutare le persone a trovare e organizzare eventi sociali dal vivo, con l’obiettivo di combattere la crescente crisi della solitudine che affligge gli americani.

 

La solitudine degli americani e la nascita di Pie

Secondo Dunn, la solitudine negli Stati Uniti è diventata un fenomeno sempre più preoccupante, aggravato dall’uso dei social media e da una vita digitale che riduce i veri scambi interpersonali. La crisi di solitudine è particolarmente visibile tra le generazioni più giovani, che pur essendo sempre connesse tramite piattaforme online, si sentono spesso più isolate che mai. Questo problema è diventato una delle motivazioni principali dietro la decisione di Dunn di lasciare il mondo della moda per concentrarsi su Pie, un’app che facilita l’incontro tra persone e la creazione di relazioni autentiche.

 

Il lungo cammino verso la salute mentale

La decisione di Dunn di cambiare rotta nella sua carriera arriva dopo un periodo difficile della sua vita, che lo ha visto confrontarsi con un disturbo bipolare diagnosticato nel 2016, quando aveva 36 anni. In quel periodo, la sua azienda Bonobos stava raggiungendo un picco di successo, ma la sua salute mentale stava crollando. Durante un episodio maniacale, Dunn ha dovuto fare i conti con il proprio benessere psicologico e, nel 2022, ha raccontato la sua esperienza nel libro ‘Burn Rate: Launching a Startup and Losing My Mind’.

Nel libro, Dunn esplora come le sfide personali abbiano influito sulla sua vita professionale, e come il superamento di questi ostacoli lo abbia portato a rivedere le sue priorità. In un episodio recente del podcast Your Next Move, Dunn ha condiviso come oggi dia una grande importanza alla salute mentale e al benessere mentre costruisce la sua nuova impresa. Non solo per lui stesso, ma anche per i dipendenti di Pie, ai quali è determinato a offrire un ambiente che promuova il benessere psicologico.

 

Comunicare le emozioni, senza bloccare i sentimenti

Una delle lezioni più importanti che Dunn ha imparato nel corso degli anni riguarda la gestione delle proprie emozioni. In passato, aveva la tendenza a trattenere i sentimenti negativi, un comportamento che lo portava a esplodere in momenti inopportuni, dicendo cose che poi rimpiangeva. Oggi, Dunn ha deciso di essere più aperto con se stesso e con gli altri. “Sono molto più felice con il mio lavoro”, ha detto, “perché non trattengo più le cose per troppo tempo”. Questa apertura emotiva è uno dei valori fondamentali di Pie, che punta a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti possano esprimersi liberamente, senza paura di giudizi. Dunn enfatizza l’importanza di essere sinceri con sé stessi e con gli altri, specialmente nelle situazioni di stress.

 

Investire nella terapia per affrontare le difficoltà imprenditoriali

Nel corso della sua carriera, Dunn ha imparato che per un imprenditore è fondamentale avere uno spazio sicuro dove poter esplorare e affrontare le proprie difficoltà emotive. In particolare, il supporto di un terapeuta può essere una risorsa vitale per gestire le alti e bassi del business, le conflittualità interpersonali e lo stress quotidiano. “Non sempre puoi parlare delle tue emozioni sul posto di lavoro”, ha spiegato Dunn, “ma un terapeuta può offrirti uno spazio in cui parlare senza giudizi“. Aggiunge anche un consiglio pratico: “Se non ti trovi bene con il tuo terapeuta, cambialo senza problemi“. La terapia, per Dunn, è un investimento importante che ogni imprenditore dovrebbe fare per tutelare la propria salute mentale.

 

L’importanza delle relazioni sul lavoro

Dunn ha anche sottolineato un aspetto fondamentale della cultura aziendale che cerca di costruire in Pie: la creazione di legami autentici tra i dipendenti. Secondo lui, il miglior indicatore di felicità sul posto di lavoro è avere almeno un vero amico con cui condividere pensieri e sentimenti. A Pie, l’obiettivo è creare un ambiente che favorisca la nascita di queste amicizie, e per farlo l’azienda ha deciso di adottare un modello di lavoro in presenza cinque giorni a settimana. Questa scelta, secondo Dunn, ha avuto un impatto positivo sulla crescita dell’azienda, che è passata attraverso diverse difficoltà prima di vedere un vero successo. “Abbiamo fallito per quattro anni”, racconta, “poi siamo davvero esplosi”. Dunn attribuisce una parte di questo successo al ritorno al lavoro in ufficio, dove i legami più forti tra i dipendenti hanno favorito la crescita aziendale.

 

Il messaggio che emerge dall’esperienza di Andy Dunn è chiaro: il benessere personale non è solo una questione privata, ma un elemento cruciale anche per il successo di un’impresa. L’equilibrio tra vita professionale e salute mentale, la sincerità nelle emozioni e il supporto psicologico sono componenti fondamentali per costruire una carriera duratura e soddisfacente. La solitudine e lo stress sono sempre più diffusi, Pie si propone come una risposta concreta a una delle sfide più urgenti della società contemporanea.

 

Se il cervello soffre, il resto del corpo serve a poco

Nel numero ‘Autunno 2024’ di Millionaire, Federica Pasini affronta il tema della salute mentale dell’imprenditore, qualcosa che troppo spesso passa in secondo piano. Un leader è il “cervello” del suo team, mentre il team stesso rappresenta il “corpo”. Se il cervello non è sano, l’intero corpo ne soffre.

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