Crypto, FaceCoin, non sappiamo ancora il nome, ma la moneta elettronica di Facebook potrà essere usata da 2,7 miliardi di utenti. Anche grazie alla possibile integrazione di WhatsApp e Instagram. Dovrebbe trattarsi di una stablecoin, legata a valute nazionali reali o a un paniere di beni fisici, con un valore stabile, controllabile, da utilizzare nelle transazioni finanziarie, immediatamente verificabili e conformi alle normative Aml/Kyc (antiriciclaggio e situazione finanziaria del cliente). Il valore ipotizzato dagli analisti è 19 miliardi di dollari.
Avere un sistema che agevoli le transazioni e si usi anche per i trasferimenti di denaro all’estero, potrebbe aumentare gli utili di Facebook di 3 miliardi. Secondo il Wall Street Journal, la criptovaluta potrà essere utilizzata anche su siti di e-commerce, fuori dal circuito Facebook. Potrebbe servire a premiare gli utenti del social per le loro interazioni e contribuire a diffondere criptovalute e blockchain presso un pubblico più ampio.
È stata definita “un intelligente schema di marketing”. Proverà a far alzare le quotazioni di un titolo che ha risentito delle accuse alla violazione della privacy. Il lancio dovrebbe avvenire entro l’inizio del 2020, per fronteggiare le criptovalute di Telegram e Signal, in fase di ultimazione.
Già nel 2001 Zuckerberg lanciò una valuta virtuale, Facebook Credits, con fee troppo alte (due anni di durata). Poi Facebook Gifts e i pagamenti via Messenger, per ora possibili ai residenti negli Stati Uniti, in Francia o nel Regno Unito, all’interno di uno stesso Paese.
INFO: www.facebook.com/help/ messenger-app
Tratto da Milionaire di aprile 2019.