emoji adriano farano

È il World Emoji Day. Tra le novità 2020 anche il tipico “gesto italiano”

Il 17 luglio è il World Emoji Day, la giornata mondiale delle emoji. Ormai tutti le utilizzano per comunicare online, in chat, sui social, nelle email. Basta una “faccina” per dire che si ha sonno, per inviare un bacio virtuale o ridere a una battuta. Ogni anno la lista di emoji a disposizione si arricchisce con nuovi pittogrammi, per tenere il passo con i tempi. Anche la pandemia ha avuto il suo impatto: per esempio, Facebook ha introdotto l’abbraccio, Twitter il lavaggio delle mani. Tra le emoji rilasciate nel 2020, una ci riguarda più da vicino. È il tipico gesto italiano con le dita a coppa, che significa “Ma che vuò?”.

La proposta è stata inviata all’Unicode Consortium da Adriano Farano, startupper seriale e fondatore di Pane Vivo a Parigi. Ne abbiamo parlato qui. «Ho sempre pensato che le emoji le avessimo inventate noi italiani, in particolare a Napoli, secoli fa, con la nostra gestualità» ci ha raccontato Farano. Così mi sono divertito a studiare un’emoticon ad hoc. Che ci rappresentasse e fosse orgoglio per l’Italia». In inglese il nuovo pittogramma “all’italiana” si chiama Pinched Fingers.

Dall’emoticon all’emoji

I primi a voler creare espressioni e aggiungere emotività alla comunicazione scritta, sono stati due americani, Harvey R. Ball,  che inventò lo “smile” nel 1963, e l’informatico Scott Elliot Fahlman, che il 19 settembre 1982 utilizzò le sequenze “:-)” e “:-(” in un messaggio nella bacheca elettronica della Carnegie Mellon University. Poi ci fu il colpaccio di Ofer Adler, ex broker della Borsa di Tel Aviv: l’idea di animare le e-mail con faccine, buste, stelle gli venne al cinema, nel 1996. Il primo set di emoji è stato creato nel 1997 da SoftBank, compagnia telefonica giapponese. Nel 2014 si è celebrato il primo World Emoji Day. L’idea è stata di Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia, la piattaforma che dal 2013 raccoglie e spiega il significato dei pittogrammi.

Secondo l’enciclopedia delle emoji, le più utilizzate oggi sono il cuore rosso, la faccia con lacrime di gioia e quella con gli occhi supplicanti. In totale, quelle a disposizione degli utenti sono oltre 3000.

Quali “faccine” usare o evitare con i colleghi

In occasione della giornata mondiale delle faccine, la piattaforma per il lavoro InfoJobs ha realizzato un “Galateo degli emoji a prova di ufficio”. Sì alle faccine nelle comunicazioni con i colleghi, ma ben selezionate. Si possono usare lo smile, per esprimere entusiasmo per un’idea, il braccio muscoloso per trasmettere forza e coraggio, il simbolo del party in caso di un risultato positivo ottenuto. Niente cuori, linguacce o risate con le lacrime, considerati troppo “sentimentali” e poco professionali. Meglio evitare in toto l’uso delle emoji con il proprio capo, i dirigenti d’azienda o i fornitori. In quel caso il tono dovrebbe essere più formale. Con i colleghi di altri Paesi bisogna stare attenti agli “incidenti diplomatici”: alcuni simboli hanno un significato diverso in altre parti del mondo e potrebbero risultare offensivi.

Disclaimer

Per informazioni su comunicati stampa e questioni redazionali, scrivere a: redazione@millionaire.it

Millionaire prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare involontari errori nell’uso di materiale riservato, scrivete all’indirizzo abuse@millionaire.it

Il materiale lesivo di diritti di terzi sarà prontamente rimosso.

LEGGI ANCHE:

EDITORIALI

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

EVENTI

ULTIMI ARTICOLI

I PIÙ LETTI

CATEGORIE

MILLIONAIRE S.R.L.
Corso XXII Marzo, 19
20129 Milano
P.IVA/C.F. 14343500964

Iscrizione ROC pratica n. 1476005

Direttore Responsabile: Alessandro Dattilo

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.