Faccio parlare i quadri e… tutti mi vogliono

Di
21 Ottobre 2014

Ha avuto un’intuizione geniale: far parlare quadri famosi in dialetto romanesco per far ridere la gente. Stefano Guerrera, 25enne pugliese, è l’ideatore di “Se i quadri potessero parlare”, pagina Facebook da record: circa 800mila fan in meno di un anno (i numeri che continuano a crescere giorno dopo giorno).

E ora pensa di guadagnarci: ha registrato il marchio e da poco ha firmato un contratto con un’azienda, Tee Trend, che userà la sua idea per produrre t-shirt.

Come è riuscito a fare tutto questo? Lo racconta a Millionaire.

Come è nata l’idea?

Per caso. Avevo perso il lavoro e per svago ho iniziato a postare due foto di quadri con una didascalia divertente su Facebook con il cellulare, usando l’app Snapchat. Il buon riscontro degli amici mi ha convinto ad aprire una pagina fan. Nel giro di poco tempo, dopo tre giorni, avevo già 300mila “Mi piace”. Poi l’attenzione della stampa ha favorito la crescita del progetto».

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A che pubblico ti rivolgi?

Inizialmente a un pubblico giovane. Poi mi sono reso conto che l’idea piace anche a professori di liceo e universitari. Hanno apprezzato questo modo per divulgare l’arte. E molti consigliano la pagina ai loro studenti. Il pubblico non è solo italiano. Ho fan anche dall’Argentina, Inghilterra, Spagna, America. Gli italiani sono un po’ dappertutto. E i quadri sono uno dei simboli del nostro Paese».

Quanto hai investito per far crescere la pagina?

Questo è il dato clamoroso: non ho investito nulla. È nato tutto da un cellulare che uso anche oggi per postare i quadri».

Triste Pentimento

Hai una formazione artistica?

No. Ho studiato Storia dell’Arte al liceo come tutti. Poi ora sono laureando in ingegneria informatica, un campo totalmente diverso. La passione per l’arte la sto scoprendo adesso, da quando gestisco la pagina. Per cercare quadri “da deridere” vado in librerie, biblioteche, e faccio molta ricerca su Internet: qui trovo quadri che non vengono spesso pubblicati sui libri».

Come si fa a sfondare sui Social?

Puntando sulle emozioni. Io ho scelto di far ridere. E in questo periodo di crisi una risata non fa male a nessuno. Mia madre dice che a far piangere sono bravi tutti, ridere è più difficile. Oggi con il Web è molto più semplice promuovere un’idea. Bisogna ingegnarsi. Trovare il modo per scatenare emozioni nelle persone che ti seguono. Iniziando da piccole cose per poi fare numeri importanti. In fondo, se ci pensi io non mi sono inventato nulla: quanti di noi a scuola prendevano in giro i quadri famosi?».

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INFO: https://www.facebook.com/seiquadripotesseroparlare

info@teetrend.it

Giancarlo Donadio

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