La proposta prevede che i giovani europei possano ottenere un visto di due anni, rinnovabile
Dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, le condizioni per i giovani europei che desiderano studiare o lavorare in UK sono diventate molto più restrittive. Se prima bastava un documento d’identità, oggi servono visti specifici, sponsor lavorativi e il pagamento di tasse aggiuntive. Tuttavia, il Primo Ministro britannico Keir Starmer sta valutando una svolta importante: un nuovo Schema di Mobilità Giovanile che potrebbe semplificare l’accesso per migliaia di giovani europei.
La situazione attuale: un sistema rigido e costoso
Dopo la Brexit, i cittadini dell’UE non hanno più diritto alla libera circolazione nel Regno Unito e devono affrontare diversi ostacoli per lavorare o studiare.
Lavorare in UK: lo Skilled Worker Visa
Per ottenere un visto lavorativo nel Regno Unito, un giovane europeo deve:
– Avere un’offerta di lavoro da un datore britannico registrato presso l’Home Office.
– Dimostrare competenze richieste nel mercato britannico, escludendo lavori a bassa qualificazione.
– Raggiungere uno stipendio minimo di 26.200 sterline all’anno (o 10,75 sterline all’ora).
– Superare un test di lingua inglese (livello B1).
– Pagare le spese per il visto (£610-£1.408) e il contributo NHS (£624 all’anno).
Queste condizioni escludono moltissimi giovani lavoratori europei, specialmente quelli impiegati in settori come ristorazione, turismo e agricoltura, che prima della Brexit offrivano numerose opportunità.
Studiare in UK: tasse più alte e visti obbligatori
Per iscriversi a un’università britannica, gli studenti dell’UE devono ora ottenere uno Student Visa, che richiede:
– Essere ammessi a un’università britannica riconosciuta.
– Dimostrare di avere fondi sufficienti per mantenersi (fino a £1.334 al mese a Londra).
– Pagare un visto di £490 e il contributo NHS (£470 all’anno).
– Dimostrare la conoscenza dell’inglese (livello B2).
Inoltre, le tasse universitarie per gli studenti UE sono aumentate considerevolmente: se prima pagavano tra £9.000 e £11.000 all’anno, ora possono arrivare fino a £38.000 per alcuni corsi, allineandosi alle tariffe per gli studenti internazionali.
La proposta di Starmer: un nuovo Schema di Mobilità Giovanile
Secondo quanto riportato dal The Times, Keir Starmer sta valutando un accordo di mobilità giovanile con l’Unione Europea, simile a quello che il Regno Unito ha già in vigore con paesi come Australia, Canada e Nuova Zelanda.
Se approvata, questa proposta permetterebbe a tens of migliaia di giovani europei di vivere, lavorare e studiare nel Regno Unito per due anni, con possibilità di estensione di un ulteriore anno. In cambio, anche i giovani britannici avrebbero accesso facilitato ai paesi dell’UE con condizioni simili.
Cosa cambierebbe con questa proposta?
– Accesso semplificato per i giovani europei, senza bisogno di uno sponsor lavorativo.
– Possibilità di lavorare anche in settori non qualificati, come turismo e ristorazione.
– Permesso di soggiorno di due anni, rinnovabile per un altro anno.
– Regole reciproche per i giovani britannici nei paesi dell’UE.
Questa iniziativa rappresenterebbe un netto cambiamento rispetto all’attuale politica migratoria britannica e potrebbe favorire un miglioramento delle relazioni tra Londra e Bruxelles.
Limiti e ostacoli: il dibattito in corso
Nonostante la proposta rappresenti un’apertura significativa, ci sono ancora molti dettagli da chiarire.
– Ci sarà un limite al numero di partecipanti? Il governo britannico vuole imporre un tetto massimo annuale, per evitare un eccessivo afflusso di lavoratori europei.
– Bisognerà pagare il contributo NHS? Attualmente, gli immigrati devono versare una tassa sanitaria per poter accedere al servizio sanitario britannico.
– L’UE accetterà condizioni restrittive? Alcuni paesi, come Germania e Francia, hanno chiesto numeri illimitati e la rimozione della tassa NHS, condizioni che il Regno Unito potrebbe non accettare.
La proposta sarà discussa nel vertice UK-UE del 19 maggio, e sarà un banco di prova per le nuove relazioni tra Londra e Bruxelles.
Un possibile ritorno alla normalità per i giovani europei?
Se il nuovo schema di mobilità giovanile venisse approvato, tornerebbe a esistere un’opportunità più accessibile per i giovani europei, che potrebbero lavorare o studiare nel Regno Unito senza le rigide barriere introdotte dopo la Brexit.
Per molti settori dell’economia britannica, questa proposta potrebbe essere una soluzione alla carenza di lavoratori, specialmente in ambiti come ristorazione, turismo e assistenza sanitaria. Inoltre, permetterebbe a nuove generazioni di giovani britannici di avere più occasioni per studiare e lavorare nell’Unione Europea.
La partita è ancora aperta, ma una cosa è certa: questa iniziativa potrebbe cambiare profondamente il futuro della mobilità giovanile tra Regno Unito ed Europa.
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