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I negozi fanno un salto nel futuro

Di
Lucia Ingrosso
9 Luglio 2022

Come la tecnologia aiuta i punti vendita a conquistare i consumatori e aumentare i fatturati.

I tempi “interessanti” che stiamo vivendo hanno avuto un impatto enorme sul retail.

La pandemia ha fatto tirare giù le saracinesche dei negozi di mezzo mondo. Alcuni non hanno riaperto, tutti gli altri devono competere secondo regole nuove. Ad “avvantaggiarsi” del Covid-19 è stato l’e-commerce, cresciuto in tutto il mondo.

Nel 2022 in Italia supererà 45 miliardi di euro (+14%), con 33 milioni di italiani che hanno acquistato online nell’ultimo trimestre, ossia +9,6 milioni rispetto al periodo pre-pandemia (Osservatorio e-commerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano).

Un’occasione per le aziende di accedere a un mercato globale. Un acceleratore per tecnologia e internazionalizzazione. Un booster della digitalizzazione.

Intanto negli Usa, ripartono i negozi. Secondo Mastercard SpendingPulse TM, le vendite instore sono aumentate dell’11% (rispetto al 2021) e del 9,4% (rispetto alla spesa pre-pandemia).

Di contro, l’e-commerce registra un segno negativo nell’ultimo periodo (-3%), mentre durante la pandemia era cresciuto di oltre l’80%.

L’opportunità è enorme, perché conquistare e fidelizzare un cliente entrato in negozio, usando le armi giuste, è molto più facile che farcelo entrare.

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La tecnologia che proietta nel futuro

Ad affrontare il tema è il rapporto Il retail del futuro, stilato da Mapp, fornitore di una soluzione di customer experience basata sugli insight, in collaborazione con Alpenite, Space48 e T-Systems.

Non si torna indietro: 1 persona su 5 descrive lo shopping online come pratico, conveniente e facile e dichiara che continuerà ad acquistare così.

Ecco quindi che ci dobbiamo aspettare una strategia omnicanale, con l’abbattimento delle barriere e delle contrapposizioni fra acquisti in negozio e sul Web. A fare da ponte tra i due mondi c’è la tecnologia.

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Ecco i trend. Pagamenti contactless  & self checkout

Cavalcati per motivi di sicurezza ed entrati nelle abitudini anche per ragioni di praticità, i pagamenti contactless secondo il 61% degli acquirenti hanno ottimizzato l’esperienza anche nei negozi fisici.

Come sempre, fa scuola Amazon con il concept Amazon Go, che in Europa ha preso il nome di Amazon Fresh. Si tratta di supermercati in cui si entra scansionando il proprio QR code, si mettono i prodotti nel sacchetto, si ottiene una ricevuta digitale e si esce senza tirare fuori il portafogli (l’importo viene addebitato in automatico sull’account Amazon).

Questo è possibile grazie a telecamere dotate di intelligenza artificiale, capaci di individuare i prodotti tolti dagli scaffali, e dal machine learning, che verifica il conto e conclude il pagamento.

Il primo Amazon Fresh europeo ha aperto a Londra nella primavera 2021, oggi i punti vendita di questo tipo nella capitale britannica sono 17.

Fra i provider, Ekata (presente in Italia grazie a Intergic) che al Netcomm Forum 2022 ha presentato Shopreme, una soluzione che permette di scansionare i prodotti con lo smartphone e pagare con la App.

I vantaggi? Spesa rapida (in media in 39 secondi, contro i 99 senza self checkout) e il 10% di prodotti in più nel carrello.

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