L’insurtech, ovvero l’innovazione tecnologica nel settore assicurativo, continua a crescere in Italia. Secondo il nuovo report di Italian Insurtech Association (IIA), nel primo semestre del 2023 gli investimenti nel settore hanno raggiunto la cifra di 370 milioni di euro, in aumento di 170 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022.
Investimenti in aumento, ma ancora insufficienti
Nonostante la crescita, gli investimenti in insurtech in Italia sono ancora inferiori a quelli di altri paesi europei. Secondo le stime dell’IIA, entro la fine del 2023 si prevede che gli investimenti in Italia raggiungeranno gli 800 milioni di euro, una cifra che è ancora inferiore al traguardo di 1 miliardo di euro previsto per il 2024.
Le cause del ritardo
Le cause del ritardo degli investimenti in insurtech in Italia sono molteplici. In primo luogo, il contesto macroeconomico attuale è caratterizzato da incertezza e instabilità, che rende più difficile per le imprese investire in nuove tecnologie. In secondo luogo, le compagnie assicurative italiane sono ancora in fase di adozione delle nuove tecnologie, e quindi non hanno ancora sviluppato tutti i progetti innovativi che potrebbero essere finanziati. Per dirla in modo più pratico, troppe compagnie hanno ben altri problemi, fin troppo concentrate sulla riorganizzazione della propria distribuzione, capitalizzazioni e movimenti di mercato. Per nuovi player è letteralmente aperta una prateria di opportunità, pur in un mercato molto regolamentato e in cui per muoversi servono spesso ingenti capitali.
La situazione dei consumatori
Dall’altro canto, il consumatore italiano è sempre più orientato al digitale. Secondo le stime dell’IIA, il 45% dei consumatori che effettua abitualmente acquisti online e transazioni digitali, mostra disponibilità a sottoscrivere polizze digitali senza problemi.
Le opportunità dell’insurtech
Lo sviluppo dell’insurtech in Italia offre numerose opportunità per le imprese assicurative. In primo luogo, l’insurtech può contribuire a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi assicurativi. In secondo luogo, l’insurtech può consentire alle imprese di offrire nuovi prodotti e servizi innovativi ai consumatori.
Nonostante il ritardo rispetto ad altri paesi europei, l’insurtech è un settore in forte crescita in Italia. Le imprese assicurative italiane hanno la possibilità di cogliere le opportunità offerte da questa tecnologia per migliorare la propria competitività e offrire ai consumatori soluzioni assicurative sempre più innovative e personalizzate.
Simone Ranucci Brandimarte, presidente di IIA, ha dichiarato: “Lo scenario Insurtech sta vivendo un momento di grande incertezza ed è quindi impossibile fare previsioni per quanto riguarda gli investimenti. In qualità di Associazione noi possiamo studiare il mercato e i movimenti delle compagnie, ma ovviamente non siamo in grado di prevedere le mosse che faranno a seguito di una situazione macro-economica di grande complessità. Per tale motivo dobbiamo ritardare l’ambizioso traguardo del miliardo di euro di investimenti per il 2024.”
Un intervistato, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha dichiarato: “L’incertezza macroeconomica è sicuramente un freno agli investimenti in insurtech, ma non è l’unico fattore. Le compagnie assicurative italiane devono ancora colmare il divario di competenze in materia di innovazione tecnologica. Inoltre, è necessario un maggiore coordinamento tra le imprese e le startup insurtech.”
Alcuni dati importanti:
-
- Il 53% degli investimenti in insurtech in Italia sono destinati a progetti di innovazione interni alle compagnie.
- Il 33% degli investimenti in insurtech in Italia sono destinati a progetti in collaborazione con terze parti.
- Solo il 9% degli investimenti in insurtech in Italia sono destinati a startup.
- I rami di offerta che subiranno maggiormente l’impatto delle tecnologie insurtech in Italia saranno: il ramo Salute (38%) e quello danni (24%).
- I prodotti che saranno maggiormente sviluppati nei prossimi anni in Italia saranno quello della cybersecurity (24%) e dei rischi climatici (19%).
Rimangono diverse domande aperte per gli operatori:
- Quali sono le tecnologie insurtech più promettenti per il mercato italiano?
- In che modo le imprese assicurative italiane possono colmare il divario di competenze in materia di innovazione tecnologica?
- Quali sono le sfide che le imprese assicurative italiane devono affrontare per cogliere le opportunità offerte dall’insurtech?
