L’istituzione finanziaria francese, operante anche in Italia, non potrà aprire a nuove piattaforme fino a nuove indicazioni dell’Autorità, per il momento tutti i wallet esistenti non sono interessati dal provvedimento.
Questa mattina (8 agosto), i gestori di piattaforme di crowdfunding italiani che si erano affidati all’istituto di pagamento francese Lemonway per la gestione dei wallet dei loro clienti, hanno ricevuto una comunicazione preoccupante e per nulla anticipata. Pochi minuti dopo anche tutti i clienti con wallet si sono visti recapitare questa comunicazione.
Caro Cliente,
Nell’ambito della Sua relazione con una piattaforma italiana (marketplace, piattaforma di crowdfunding o di anticipo fatture ecc.), Lei ha aperto un conto di pagamento con Lemonway al fine di raccogliere i fondi, rivenienti dalle operazioni effettuate tramite la piattaforma, di cui Lei è beneficiario.
A tale riguardo, si informa che la Banca d’Italia ha disposto il divieto – per Lemonway – di intraprendere nuove operazioni in Italia: in particolare il divieto di convenzionare nuovi partners per l’offerta di servizi di pagamento attraverso le relative piattaforme, di offrire nuovi prodotti e servizi a clientela, nonché di aprire – ma solo nella misura che la Banca d’Italia comunicherà a Lemonway entro il 31 ottobre 2024 – nuovi conti di pagamento alla clientela che opera sulle piattaforme partner attualmente convenzionate. Sino a tale data Lemonway potrà regolarmente aprire nuovi conti di pagamento a clienti che operano con le predette piattaforme.
Si precisa che i suddetti provvedimenti riguardano unicamente clienti futuri, e non impattano invece sul Suo attuale conto di pagamento e sui servizi che Lemonway attualmente presta a Suo favore.
Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci.
Cordiali saluti
Lemonway, è una delle aziende leader del settore e partner di gran parte delle piattaforme di crowdfunding italiane. Nelle aspirazioni dell’istituto francese c’era la volontà, fino a non pochi mesi fa, di diventare uno dei player fintech principali del mercato europeo, e i ritmi di crescita hanno fatto immaginare che fosse un’ipotesi fondata.
L’intervento del Regolatore riguarda comunque i nuovi clienti e non ci sono limitazioni relative ai clienti esistenti.
Non molto tempo fa Banca d’Italia era intervenuta su altri player come Qonto sempre in versione restrittiva sull’acquisizione di nuova clientela sul territorio nazionale, principalmente per ragioni legate alle procedure di Anti Money Laundering.
L’impatto per il settore crowdfunding non è però da poco, visto che al momento sul mercato ci sono poche alternative all’operatore francese e già gran parte degli operatori ha subito l’impatto economico e operativo del nuovo regolamento europeo, con pesanti aumenti di costi e margini sempre minori.
Al momento il sito della Banca d’Italia non riporta alcuna informazione.
Millionaire seguirà da vicino le evoluzioni.
Intervento di Banca d’Italia su Lemonway – aggiornamento del 9 agosto
In un incontro con le piattaforme partner, Lemonway ha voluto dare spiegazioni maggiori sui fatti.
Gran parte delle piattaforme hanno lamentato di aver subito la comunicazione, in particolare quella diretta ai loro clienti (centinaia di migliaia in tutta Italia), senza alcun preavviso. Un danno operativo e di immagine non da poco, che probabilmente costerà tempo e risorse non indifferenti, anche solo per assistere la clientela retail – e ad agosto che certo è il mese più complesso da gestire. La risposta dell’operatore francese ha, di fatto, scaricato le colpe su Banca d’Italia, che avrebbe imposto questa informativa senza offrire alternative.
L’intervento di Banca d’Italia, che è sovrana sul territorio e sui clienti italiani, sarebbe principalmente relativo alle procedure di Anti Money Laundering e identificazione del cliente al momento di apertura di un wallet. Un intervento che non sarebbe stato sollecitato da fatti particolari, ma che rientra nella massima cautela del Regolatore circa le operazioni di crowdfunding, che sono da pochi messi sottoposte al nuovo regolamento europeo.
Uno dei partner tecnologici leader in Italia ha fatto presente che le piattaforme clienti sono da tempo già attrezzate per queste soluzioni, rilevando che il problema è nell’API della stessa Lemonway, che però dichiara come la richiesta dell’Autorità è che la soluzione venga implementata dallo stesso istituto di pagamento.
Una delle piattaforme clienti, interpretando il sentimento di gran parte dei ‘colleghi’, ha fatto presente come Lemonway sarebbe pagata, e non poco, per fornire il proprio servizio, dando per scontato di essere completamente allineata con le richieste regolatorie. Il tutto si gioca sul fatto che il cliente è delle piattaforme, mentre Banca d’Italia ritiene che sia di Lemonway, tramite le piattaforme con un ruolo da intermediario.
Per il momento (cioè fino a fine ottobre) tutto prosegue come prima per chi è già cliente, in particolare a casa Lemonway, visto che lo staff dedicato al mercato italiano è, per l’assistenza, di soli 3 persone. Poi al rientro della vacanze si vedrà – affermazione che non è stata accolta con il massimo entusiasmo, visto che evidentemente i partner si aspettavano l’istituzione di una sorta di assistenza ‘speciale’. L’istituto francese si è dichiarato comunque fortemente impegnato a risolvere il problema anche perché il settore – e il mercato italiano – è centrale.
Continueremo ad aggiornarvi su eventuali evoluzioni, anche dando spazio all’intervento degli attori coinvolti.