Musk vuole trasformare Twitter in una “Superapp”
Ormai lo sappiamo tutti: dopo più di 6 mesi, la saga Musk-Twitter è arrivata a un epilogo e la piattaforma social è diventata a tutti gli effetti di proprietà dell’imprenditore sudafricano.
L’accordo si è concluso giovedì sera e Musk non dovrà più affrontare le battaglie legali che avrebbero rischiato di mettere a nudo informazioni piuttosto riservate.
Musk ha già licenziato il CEO, Parag Agrawal, e altri due alti dirigenti, il CFO Ned Segal e il capo degli affari legali e della sicurezza Vijaya Gadde.
Dopo le molteplici critiche effettuate dal noto imprenditore sulla leadership dell’azienda, non potevamo aspettarci altro. Ma per rendere il tutto un po’ più leggero, nei giorni precedenti alla chiusura dell’accordo Musk ha visitato l’headquarter di Twitter effettuando un giro della sede assieme a tutti i dipendenti e twittando un video di se stesso mentre trasporta un lavandino in ufficio, cambiando la sua biografia in “Chief Twit”.
Cosa succederà a Twitter adesso? Sicuramente per Musk rappresenterà una bella sfida passare dalle auto elettriche, dai razzi e dai tunnel sotterranei a una piattaforma di social media utilizzata da quasi 400 milioni di persone.
Finora Musk ha lanciato molte idee, spesso sotto forma di tweet, su come intende trasformare la piattaforma. Eccone alcune tra le più significative.
Rendere Twitter una piattaforma di “libertà di parola”
Rendere Twitter una piazza digitale aperta alle idee di diverso genere è sicuramente una delle motivazioni principali per cui Musk si sarebbe convinto a comprare la piattaforma, soprattutto dopo il caso Trump.
“Penso che sia essenziale avere la libertà di parola ed essere in grado di comunicare liberamente” ha affermato Musk in una riunione dipendenti di Twitter. Permettere a chiunque di dire tutto ciò che vuole sulla piattaforma, purché sia legale.
Ma non è chiaro esattamente come Musk intenda mantenere la sua promessa di libertà di parola, o cosa intenda con essa.
Poiché la recente proliferazione di piattaforme a tema “libertà di parola” come Parler, Truth Social e Gettr ha dimostrato che se permetti a qualcuno di dire quello che vuole su un’App di social media, ci sono buone probabilità che l’App diventi un’App tossica e piena di odio.
Le cose legali che si possono dire sono molte, ma ciò non significa che siano piacevoli da sentire, vedi insulti razzisti, contenuti grafici violenti, bullismo e spam, ma a quanto pare Musk sembra averne preso coscienza dichiarando di voler utilizzare algoritmi per promuovere e declassare i contenuti, sostenendo la “libertà di parola”, ma non la “libertà di portata”.
Con questa politica inoltre, Musk avrebbe dichiarato di voler ripristinare anche l’account Twitter dell’ex presidente Donald Trump, bandito il 6 gennaio 2021 a causa dei suoi tweet sull’assalto al Campidoglio.
“Penso che sia stato un errore bannare il suo account perché ha alienato gran parte del paese e alla fine non ha portato Donald Trump a non avere voce in capitolo. L’eliminazione di Trump dalla piattaforma non ha messo fine alla sua voce, anzi l’ha amplificata facendolo passare dal torto a una parziale ragione, ed è per questo che è moralmente sbagliato e completamente stupido” ha detto Musk al Financial Times.
Via i bot
I bot sono un grave problema noto su Twitter, nonostante la società abbia affermato che rappresentano meno del 5% di tutti gli account.
Musk pensa che in realtà il numero sia molto più alto, circa il 20% o più. Pertanto Musk, tra gli obiettivi per la piattaforma, ha dichiarato di voler risolvere anche questo problema.
“Voglio dire, francamente una priorità assoluta che avrei è eliminare i bot spam e truffa e gli eserciti di bot che si trovano su Twitter”, ha detto Musk in una conferenza TED ad aprile. “Penso che questi influenzino… rendano il prodotto molto peggiore.”
Una “SuperApp”
Ma la novità che vedrà Twitter completamente rivoluzionata è la trasformazione dell’App social in una SuperApp.
Musk, già da tempo, avrebbe affermato che vorrebbe rendere Twitter molto più di un semplice social network, rendendolo molto più simile alla cinese WeChat, ovvero un’App social in grado di fare qualsiasi cosa, permettendo alle persone di pagare bollette, ordinare cibo d’asporto e inviare messaggi ai propri amici tutto da un’unica piattaforma.
“Su WeChat in pratica ci vivi, perché è così utile che non puoi farne a meno. Questo è l’obiettivo che Musk si è prefissato per la ricostruzione di Twitter.”
Questo è di gran lunga uno dei piani più ambiziosi di Musk e sicuramente la cosa più vicina a una vera strategia aziendale. Ma non è finita qui.
Sembra che Musk voglia anche dare meno peso alle pubblicità in piattaforma, sulle quali attualmente punta il 90% del business, e focalizzare il modello più sulla vendita di abbonamenti.
Per raggiungere questi obiettivi, Musk avrà bisogno di persone intelligenti su Twitter che lo aiutino, ma con uno staff già demoralizzato e con il suo piano di tagliare il 75% della base dipendenti, sarà difficile. Ne vedremo delle belle.