Ha studiato le menti (le loro opere, la loro vita) di 13 tra i più famosi scienziati e artisti (dal regista George Lucas al matematico William Thurston, a imprenditori come Steve Jobs e Bill Gates). L’obiettivo: cercare qualità comuni nella mente delle persone più creative. Nancy Andreasen è una studiosa americana, neuroscenziata dell’Università dello Iowa. Vediamo insieme quali sono le conclusioni dei suoi studi. L’articolo è apparso su FastCompany.
1. Le persone creative amano insegnare e meno ricevere insegnamenti. Facile pensare che quest’affermazione possa avere un fondo di verità: Bill Gates, Steve Jobs e Mark Zuckerberg, solo per citare nomi famosi, hanno lasciato la scuola e studiato da autodidatti. Preferivano, in altre, parole cercarsi da soli le informazioni invece di riceverle.
2. Molti creativi amano sia le scienze che le arti. C’è una mentalità diffusa che chi sceglie una strada nella vita debba optare o per le arti o per la scienza. Eppure le più grandi menti creative cercano stimoli sia nelle materie scientifche quanto in quelle umanistiche.
3. I geni creativi hanno anche idee stupide. Le persone creative connettono ogni cosa, cercano legami tra realtà apparentemente inconciliabili. Eppure non sempre le associazioni che stabiliscono funzionano nella realtà. Sono tanti i casi di geni che hanno fallito ai primi tentativi.
4. I veri creativi resistono allo scettiscimo e al rifiuto. Quando cerchi una nuova idea, stai sfidando lo status quo. È inevitabile che questo attiri su di te rifiuti e scetticismo. Ce la fa chi impara a gestire e ad affrontare la diffidenza degli altri.
Redazione
(Fonte foto utente Magnus Manske http://bit.ly/1k9yKaa )