Il governo ha varato un decreto interministeriale che implementa la tanto attesa super deduzione prevista dalla prima fase della riforma fiscale. Questa misura offre la possibilità alle imprese di dedurre fino al 120% dei costi relativi alle nuove assunzioni, con un aumento al 130% per categorie specifiche di lavoratori, come giovani, donne e beneficiari del reddito di cittadinanza. La portata di questa agevolazione è estesa a tutte le imprese e ai lavoratori autonomi, con un potenziale coinvolgimento di 380.000 imprese.
Il decreto, composto da sei articoli, definisce i beneficiari di questo incentivo fiscale, che include società di capitali, enti non commerciali, società di persone ed equiparate, imprese individuali e professionisti autonomi. Tuttavia, sono esclusi coloro che non generano reddito d’impresa, come gli imprenditori agricoli e coloro che svolgono attività commerciali occasionali. Inoltre, non sono ammesse società in liquidazione ordinaria o soggette a procedure di insolvenza.
La super deduzione è subordinata alla condizione che i beneficiari abbiano svolto effettivamente l’attività nei 365 giorni precedenti il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023. Deve anche verificarsi un incremento occupazionale, indicato dal numero di dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023, superiore alla media dei dipendenti a tempo indeterminato impiegati nel periodo d’imposta precedente.
Questa misura ha già mostrato un impatto positivo sull’occupazione, come evidenziato dall’aumento dei lavoratori permanenti registrato dall’Istat a febbraio. Inoltre, l’entità dell’incentivo fiscale dipende dal momento in cui vengono effettuate le assunzioni durante il 2024.
Il prossimo passo prevede la firma del decreto da parte del Ministro dell’Economia e del Lavoro, che sarà oggetto di discussione in un incontro tra il Primo Ministro, i sindacati e altre parti interessate. Il decreto Coesione, che sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri, include ulteriori fondi per politiche del lavoro e sociali, con un finanziamento complessivo che arriva a 74 miliardi di euro.
Il governo si impegna anche a continuare sulla strada della riduzione del cuneo fiscale e a garantire il bonus per le lavoratrici madri. Si sta inoltre valutando un sostegno alle famiglie a basso reddito, con l’ipotesi di un bonus natalizio fino a 100 euro per i nuclei monoreddito. Inoltre, si prevede un aggiornamento dei premi di produttività a partire dal 2025, con un ritorno all’aliquota del 10%.
Il nuovo super bonus lavoro rappresenta un importante incentivo per le imprese e i lavoratori autonomi, con l’obiettivo di stimolare l’occupazione e sostenere le famiglie a basso reddito.