Servant Leadership

Perché la “Servant Leadership” è più attuale che mai

Stai costruendo fiducia o solo risultati? Prendi ispirazione da alcuni grandi del management come Ken Blanchard, Stephen Covey, Patrick Lencioni e Robert Bruce Shaw. E chiediti spesso come puoi servire meglio le persone con cui lavori.

 

In un’epoca in cui molti leader inseguono l’immagine del capo carismatico, solitario e dominante, un vecchio principio torna ad affermarsi con forza: quello della servant leadership, la “leadership di servizio”. Un modo di guidare che non punta a controllare, ma a sostenere; che non impone, ma ascolta; che mette la crescita delle persone al centro della strategia.

L’idea non è nuova: Robert Greenleaf ne parlava già negli anni ’70, e da allora autori come Ken Blanchard, Stephen Covey, Patrick Lencioni o Robert Bruce Shaw hanno contribuito a diffonderla in tutto il mondo del management. Ma oggi, in tempi di instabilità, innovazione e trasformazione culturale, le loro parole suonano più attuali che mai.

Dopo aver raccolto alcune delle pillole più ispiratrici tratte dai loro libri, le abbiamo riscritte per voi lettori di Millionaire. Perché il successo di un’azienda, di una startup o di un team, parte sempre da una domanda: come posso servire meglio le persone con cui lavoro?

 

CUORE E VISIONE

Robert Bruce Shaw racconta che, quando nel 2006 Disney acquisì Pixar per uscire dalla crisi creativa, i nuovi leader capirono che il problema non era il talento, ma la passione. I manager dello studio non erano cresciuti sognando di creare mondi animati o far sognare milioni di bambini. Così la svolta non fu solo strategica ma culturale: gli uffici si riempirono di colore, libertà e fantasia. E con l’entusiasmo ritrovato, Disney tornò a raccontare storie indimenticabili.

LIBERTÀ CHE MOTIVA

Ken Blanchard spiega che la vera leadership non è controllo, ma condivisione del potere. Il leader che serve prima di tutto mette al centro i propri collaboratori, li aiuta a crescere e li lascia liberi di raggiungere gli obiettivi con le proprie modalità. È una relazione basata sulla fiducia reciproca, in cui il successo non è mai individuale ma collettivo.

IL VALORE DELLE PERSONE GIUSTE

Jack Ma, fondatore di Alibaba, sostiene che i team migliori non si costruiscono scegliendo solo i più talentuosi, ma le persone giuste. Anche Zappos, simbolo di cultura aziendale positiva, assume in base ai valori più che alle competenze. Durante i colloqui, metà della valutazione riguarda la compatibilità con la cultura dell’azienda. Perché in un team coeso, la differenza non la fa chi è più bravo, ma chi è più adatto.

SERVIRE È UN ATTO DI CURA

James Ferrell ricorda un gesto semplice ma profondo: una nonna che, sapendo quali canzoni amava il nipote, gliele registrò due volte su una cassetta per evitare che dovesse mai riavvolgerla. Quel gesto, apparentemente banale, racchiude l’essenza della servant leadership: servire non significa sacrificarsi, ma avere a cuore il bene dell’altro, anche nei dettagli più piccoli.

LA FORZA DELLA CHIAREZZA

Garry Ridge, ex CEO della WD-40 Company, racconta che nei momenti più difficili l’azienda ha raggiunto i migliori risultati grazie alla chiarezza. I collaboratori sapevano esattamente quali erano gli obiettivi, come contribuire al loro raggiungimento e perché il loro lavoro contava. La chiarezza genera fiducia, e la fiducia, risultati.

ONESTÀ RADICALE

Secondo Robert Bruce Shaw, in Netflix la trasparenza è la regola. I leader sanno che le persone percepiscono immediatamente quando vengono manipolate o ingannate. Per questo comunicano in modo diretto e sincero, anche quando si tratta di decisioni difficili. In azienda si parla chiaro: non è una “famiglia”, ma un team di eccellenza dove il rispetto reciproco e la verità contano più della sicurezza.

FIDUCIA INTELLIGENTE

Stephen Covey parla di un nuovo tipo di fiducia, né cieca né diffidente: la fiducia intelligente. In un mondo fatto di reti e collaborazione, la trasparenza è la base di ogni relazione sana. Racconta di una catena di ristoranti svedese che ha deciso di rendere pubbliche le emissioni di carbonio di ogni piatto sul menu: un gesto di autenticità che ha creato fedeltà e successo. La fiducia, come il capitale, si costruisce giorno per giorno.

RAPPORTI CHE NUTRONO

Robert Bruce Shaw osserva che molte aziende confondono la produttività con il benessere. L’ossessione per i risultati può generare efficienza nel breve periodo, ma svuota le persone. I leader più lungimiranti capiscono che la cultura aziendale si fonda sulle relazioni, non solo sulle performance. Le persone che si sentono viste e ascoltate danno il meglio di sé — e restano.

TEAM VINCENTI

Patrick Lencioni individua cinque disfunzioni che affliggono i team e ne minano la coesione: mancanza di fiducia, paura del conflitto, scarsa assunzione di responsabilità, fuga dagli impegni e disattenzione ai risultati. Riconoscerle è il primo passo per superarle. Perché un gruppo di persone di talento non diventa automaticamente una squadra: ci vuole fiducia, dialogo e senso di scopo condiviso.

UN LAVORO CHE DÀ SENSO

Ancora Shaw racconta che molte aziende di successo hanno in comune un elemento invisibile: lavorano per uno scopo che va oltre il profitto. Non basta “fare bene” — bisogna “fare del bene”. Una ricerca della Yale School of Management ha mostrato che chi percepisce il proprio lavoro come contributo a qualcosa di più grande è più felice, motivato e produttivo. Il futuro appartiene a chi mette il cuore in ciò che fa.

 

Stai costruendo fiducia o solo risultati?

Servire, ispirare, far crescere: tre verbi che descrivono un nuovo modo di intendere la leadership. Perché, come scrive Ken Blanchard, «il successo di un leader non si misura dal potere che esercita, ma da quante persone è riuscito ad aiutare a diventare migliori».

E allora vale la pena chiedersi: nel mio modo di guidare, sto davvero creando le condizioni perché gli altri possano esprimersi e crescere? Sto costruendo fiducia, o solo risultati? La vera prova della leadership non è essere al centro, ma rendere forti gli altri, fino a poter un giorno fare a meno di noi.

 

Ispirazioni tratte da:

Ken Blanchard, “Servant Leadership in Action”

Robert Bruce Shaw, “Extreme Teams”

Stephen Covey, “Smart Trust”

Garry Ridge, “Helping People Win at Work”

James Ferrell, “The Servant Leader’s Focus”

Patrick Lencioni, “The Five Dysfunctions of a Team”

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