Ha 18 anni, frequenta l’ultimo anno di liceo classico a Salerno ed è un innovatore. Si chiama Loris Caputo, ha costruito Miutifin, una piattaforma che serve a creare e condividere musica online, utilizzata oggi da 100 artisti emergenti e 70mila utenti. E ha fatto tutto da solo.
«Nell’estate tra le medie e il liceo ho iniziato a studiare il linguaggio di programmazione. Mentre studiavo, ascoltavo la musica. A un certo punto ho pensato: “Perché non unire queste due grandi passioni in un progetto”?». Ha comprato i libri che gli servivano per imparare ed è partito. «La prima versione di Miutifin è andata online a marzo 2017, l’ho diffusa nei gruppi Facebook delle scuole di Salerno, tra marzo e maggio si erano iscritti migliaia di ragazzi».
Come funziona? Il cuore della piattaforma è la tastiera virtuale, tramite la quale chiunque, iscrivendosi gratuitamente, può creare tracce musicali, fare campionature, cantare. «Una volta prodotta la traccia, l’artista la può condividere, sulla piattaforma e su altri social. I follower possono commentarla, anche modificarla. Si attivano nuove collaborazioni. L’obiettivo è rendere la musica accessibile a chiunque e consentire agli artisti emergenti di farsi conoscere».
Loris si nutre delle biografie degli imprenditori della Silicon Valley, e non solo. Da Steve Jobs a Elon Musk, da Bill Gates, a Jack Ma. Legge anche Da Chianciano a Cupertino, il libro di Marco Landi, ex COO (Chief Operating Officer) di Apple, e scopre che Landi è un investitore ed è sensibile ai giovani.
«L’ho cercato sui social, ho trovato alcuni suoi amici ai quali ho chiesto di recapitargli un messaggio con il mio progetto. È rimasto talmente colpito dal modo in cui lo avevo cercato, che mi ha chiamato. Avevo 15 anni e grazie a lui ho capito che il mio prodotto valeva. Ha scelto di investire in Miutifin, insieme a mio padre Fausto ha creato una società, con 20mila euro».
Landi presenta a Loris un’azienda di Siena specializzata in intelligenza artificiale. «Ho trascorso con loro l’estate del 2019. La mattina entravo in azienda alle 7.30 e ci rimanevo fino alle 19.30. Poi tornavo in albergo e applicavo su Miutifin quello che avevo imparato. Ho lanciato così la nuova versione della piattaforma, che è diventata più automatizzata grazie a intelligenza artificiale, blockchain e machine learning».
E la scuola? «La scuola dovrebbe darti gli strumenti per realizzare i tuoi sogni, ma non è stato così. Me li sono dovuti dare da solo».
Miutifin, che come modello di business utilizza l’advertising e l’abbonamento, sta crescendo, ma bisogna lavorare ancora sulla parte tecnologica. «Sono necessari nuovi investimenti per assumere persone» conclude Loris. «Senza di questi, non andrò lontano. Il mio futuro? Lo vedo a innovare. Ma mi iscriverò all’università, perché anche la cultura è importante. Farò Ingegneria informatica».
Tratto dall’articolo “Giovani e imprenditori” pubblicato su Millionaire di febbraio 2021.