Il nostro Paese sta affrontando una grande sfida, allo stesso tempo necessaria, per imboccare la strada della transizione energetica seguendo le indicazioni dell’Unione Europea.
L’obiettivo è salvaguardare e rilanciare l’occupazione, garantendo la competitività delle imprese. Buone notizie giungono a seguito della Conferenza annuale di Confindustria Energia: sono oltre 1 milione i posti di lavoro sbloccati in Italia, complice la consapevolezza del fatto che sostenibilità e competitività sono e saranno i fattori chiave per la ripresa economica e sociale del Paese.
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha parlato di un cambiamento epocale di paradigma: «Saranno necessari 1.100 miliardi di euro di investimenti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione in Italia da qui al 2030», ha dichiarato. «Un flusso di 140 miliardi di euro l’anno che impone un impegno serio e di lunga gittata di tutti gli operatori in campo».
Se da ogni crisi nasce un’opportunità, il fenomeno della crisi climatica non deve infondere paura, ma rappresentare un’occasione di riscatto per puntare sulla ripresa ad ampio raggio e sulla crescita occupazionale. Ciò che serve adesso sono professionisti qualificati per ricoprire questi ruoli e che, non a caso, sono anche tra più i ricercati dal mercato.
Le figure green più richieste
Secondo il Global Green Skills Report 2022 di LinkedIn, i talenti verdi sono aumentati, passando dal 9,6% nel 2015 al 13,3% nel 2022, con un tasso di crescita del 38,5% sul piano mondiale. Stando al lavoro svolto dal team di ricerca del LinkedIn Economic Graph, al secondo posto tra i 25 lavori più ricercati in Italia c’è il manager della sostenibilità, una figura centrale per creare, implementare e coordinare strategie di sostenibilità dentro le organizzazioni. Esistono, poi, settori non tradizionalmente green nei quali è necessario virare a favore di lavoratori con competenze in ambito ecologico ed energetico, come sta avvenendo nelle industrie finanziarie e tecnologiche. È forse l’aspetto più interessante, questo assistere alla ricerca di conoscenze e green skills in settori nei quali, fino a ieri, non era affatto necessario possederne.
Per i ruoli di analista finanziario e ingegnere aziendale, ad esempio, oggi è tutt’altro che rara la richiesta del possesso di competenze in materia di energie rinnovabili. Energia e ambiente costituiscono must imprescindibili, ed ecco perché anche gli specialisti dell’ambiente sono sempre più ricercati, sia nel settore pubblico che privato, nelle società di consulenza, negli enti governativi e nelle organizzazioni di respiro internazionale.
Secondo il portale di ricerca del lavoro Indeed, tra i lavori green più richiesti, c’è anche l’ingegnere energetico, che studia progetti per ridurre i costi e le soglie di sfruttamento delle risorse energetiche. E ancora, il consulente ambientale, una figura chiave per guidare le aziende verso un approccio rispettoso delle normative sull’ambiente. A seguire, il mercato richiederà sempre più la figura del tecnico del riciclaggio degli scarti tessili, un profilo che assume un ruolo centrale alla luce della diffusione crescente in Italia degli impianti specializzati nel riciclo di scarti o merce difettosa.
In classifica, c’è spazio anche per altre professioni green, come l’energy manager, l’installatore di pannelli fotovoltaici, il tecnico di impianti eolici, l’architetto di bioedilizia e il lombricoltore. Vale la pena mettersi alla ricerca e specializzarsi sempre più, o quanto meno iniziare a farlo, dato che servirà molta forza lavoro per realizzare gli obiettivi europei.