5000 savoiardi, 500 chili di mascarpone, 300 litri di caffè, 65 chili di zucchero, 60 di tuorlo d’uovo, 70 di albume, 65 di cacao amaro. Ecco ingredienti e dosi del tiramisù più lungo del mondo. Un dolce da record, entrato tra i Guinness World Records, con i suoi 273,5 metri di lunghezza. È stato realizzato il 16 marzo a Milano, all’interno del CityLife Shopping District, da Galbani Santa Lucia e da 30 pasticceri della Scuola di Cucina Teatro7 Lab, guidati dallo chef Stefano Callegaro.
Il tiramisù di Milano ha battuto il precedente primato di 266,9 metri raggiunto lo scorso anno in Friuli Venezia Giulia. In occasione dell’evento, Galbani ha coinvolto anche OBM Onlus dell’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano e il Banco Alimentare, donando gli ingredienti per la preparazione di altre 15mila porzioni di tiramisù alle mense di Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna.
Alla preparazione hanno collaborato anche gli studenti di Olivettando, il ristorante didattico avviato nell’Ipssec Adriano Olivetti di Monza. L’iniziativa è partita dall’insegnante e chef Vincenzo Butticè, che ha coinvolto altri 16 professori. Dopo un anno di preparazione e l’ok dei docenti e del consiglio d’Istituto, Olivettando è partito nel 2016. Qui i ragazzi imparano i principi della ristorazione. Ma per Vincenzo e i suoi colleghi la simulazione in laboratorio, con i compagni come cavie, non basta. Servono il confronto diretto con la clientela, programmazione e gestione, con costi reali. «Senza cliente, un ristorante è come un teatro senza spettatori. Ne abbiamo realizzato uno con una ventina di coperti» ha raccontato Vincenzo in un’intervista a Millionaire.