Droni, Bitcoin, robot, stampanti 3D, startup innovative. Parte a Roma la Maker Faire Rome, occasione che riunisce inventori, creativi e artigiani digitali, i protagonisti della terza rivoluzione industriale.
Millionaire trasmette la diretta streaming dell’evento. Ecco gli appuntamenti che vedrete oggi e domani:
Giovedì 2 ottobre dalle ore 9 alle 17.00. Spazio ai maker con la Opening Conference della Maker Faire Rome “Let’s Make! (A Better World)”.Tra gli speaker di fama internazionale, oltre a Massimo Banzi, co-fondatore del progetto Arduino, e Dale Dougherty, guru e fondatore del movimento dei maker: lo scrittore e attivista Cory Doctorow, l’astronauta Samantha Cristoforetti, Glenn Green, il chirurgo toracico che ha impiantato una trachea stampata in 3D ad un paziente di sole sei settimane di vita, e l’artista cyborg Neil Harbisson. Conduce Riccardo Luna.
Venerdì 3 ottobre, in diretta web dalle 10.30 alle 12.00. “20 under 20” tutti, sul palco e in platea, saranno rigorosamente under 20. Durante l’appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, alcuni fra i più brillanti adolescenti di cinque continenti racconteranno ai loro coetanei in che modo stanno cambiando il mondo con un’app o una invenzione.
Sul palco: Joey Hudy, il ragazzo che ha mostrato a Barack Obama il suo “cannone spara marshmallow” e che ora, a nemmeno 18 anni, sviluppa invenzioni per il colosso della tecnologia Intel. Il quindicenne di Boston Nathan Han, che ha vinto il premio ISEF promosso da Intel grazie al suo software di apprendimento automatico per studiare le mutazioni del gene BRCA1 legato al tumore al seno: il tasso di precisione del suo strumento va oltre l’80%.
Dall’Italia Giuseppe Dall’Agnese, che si è distinto con un progetto sul funzionamento della chinasi p38, sviluppato al quinto anno del Liceo Scientifico Biologico “Elisabetta Vendramini” di Pordenone, vincendo l’Exceptional Science Award dell’American Physiological Society. Il suo studio potrebbe aiutare a capire come regolare l’attivazione di questo particolare enzima e permettere così la messa a punto di nuove e più efficaci terapie per gravi malattie come il rabdomiosarcoma e la distrofia muscolare.
Redazione