La sua vita è stata breve, ma straordinaria. Jonah Lomu, nato a Auckland, la stella più luminosa degli All Blacks e leggenda del rugby. Malato ai reni da tempo (un ostacolo che non gli ha impedito di giocare) è scomparso per un arresto cardiaco.
Di origini tongane, inizia la sua strada nella vita in un quartiere malfamato. Da piccolo assiste all’uccisione dello zio con un machete.
Giovanissimo si avvicina allo sport e diventa subito una star: debutta a soli 19 anni con la Nuova Zelanda, il più giovane di sempre (rimarranno nella storia le mete realizzate nella coppa del mondo del 1995 contro l’Inghilterra). In totale 37 mete in 73 partite.
Poi i primi sintomi del male. Una malattia degenerativa ai reni che lo costringe a un trapianto nel 2004 e a un trapianto e a trattamenti di dialisi per i successivi 10 anni: «Quando mi trovai davanti ai medici, loro mi dissero che sarei rimasto su una sedia a rotelle. Uno come me abituato a girare il mondo con una palle ovale attaccato a una macchina otto ore al giorno, sei giorni a settimana. Poi mi sono guardato dentro e ho trovato la forza di ricominciare» racconta in un famoso spot dell’Adidas che lo vede protagonista.
Lascia la moglie e due figli di 6 e 5 anni.
Redazione