Self check-in e affitti brevi: dialogo sul riconoscimento da remoto
Negli ultimi mesi, il settore degli affitti brevi si è trovato al centro di un dibattito acceso, con regolamentazioni e controlli sempre più stringenti che hanno sollevato preoccupazioni tra gli operatori professionali. Nonostante un clima che spesso appare come una “caccia alle streghe”, i gestori professionali hanno dimostrato grande maturità e apertura, adeguandosi alle richieste regolatorie e offrendo soluzioni innovative per garantire sicurezza e trasparenza. In questo contesto, si inserisce l’incontro di oggi tra l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB) e il Ministero dell’Interno.
Questa mattina, il Vicepresidente di AIGAB, Michele Ridolfo, ha incontrato il Ministro Matteo Piantedosi e il Capo della Polizia Vittorio Pisani presso il Viminale.
Focus sul riconoscimento degli ospiti
Al centro dell’incontro, le modalità di riconoscimento degli ospiti delle strutture ricettive. “Abbiamo ribadito al Ministro Piantedosi la richiesta di validare il riconoscimento degli ospiti da remoto tramite processi tecnologici”, ha spiegato Michele Ridolfo. Secondo il Vicepresidente di AIGAB, le soluzioni già adottate dai gestori professionali garantiscono una strong authentication, simile a quella utilizzata da banche e pubbliche amministrazioni. Questo dimostra la maturità del settore e la sua disponibilità ad adeguarsi alle richieste regolatorie.
I processi citati prevedono:
– La scansione del documento dell’ospite;
– Il confronto tra il volto dell’ospite e la fotografia sul documento tramite selfie;
– L’invio di un messaggio OTP per la sottoscrizione del contratto, nel rispetto dell’art. 109 del TULPS.
Queste procedure permettono ai gestori di raccogliere in anticipo i dati di tutti i membri della prenotazione, verificare la corrispondenza tra i documenti e i volti e salvare le informazioni in un database accessibile dalla Pubblica Sicurezza. Inoltre, grazie a questi strumenti, l’invio dei dati al Portale Alloggiati avviene prima dell’arrivo degli ospiti, garantendo così maggiore tempestività nella rilevazione di eventuali situazioni di rischio.
Apertura del Viminale
“Da parte del Ministro dell’Interno, che ringraziamo per questa pronta convocazione, abbiamo registrato un’apertura rispetto alle nostre richieste: ha parlato della possibile interpretazione del de visu previsto dalla Circolare del 18 novembre come applicabile in chiave evolutiva, quindi tecnologica, e della necessità di garantire la corrispondenza dell’identità tra chi prenota e chi occupa l’appartamento con controlli a campione da parte dei gestori” spiega il Vicepresidente AIGAB Michele Ridolfo. E aggiunge: “Piena convergenza con il Viminale sul contrasto all’abusivismo, ci siamo lasciati con l’impegno di collaborare alla definizione di un protocollo operativo”.
Prospettive future
L’apertura dimostrata dal Viminale rappresenta un passo importante verso l’adozione di soluzioni tecnologiche nel settore degli affitti brevi. “Siamo soddisfatti per le risposte ricevute”, ha affermato Ridolfo, auspicando che il dialogo continui in questa direzione, a beneficio sia dei gestori che delle istituzioni preposte alla sicurezza pubblica.
L’incontro di oggi rappresenta un segnale positivo per il futuro degli affitti brevi in Italia, dimostrando che il dialogo tra associazioni di categoria e istituzioni può portare a soluzioni innovative e condivise, purché si superino i pregiudizi e si valorizzi il contributo dei professionisti del settore.
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