Qual è l’azienda migliore al mondo in cui lavorare? Non più Google, come prevedibile. Ma una startup che ha rivoluzionato il settore del turismo. Stiamo parlando di Airbnb, l’idea di tre americani, Joe Gebbia, Brian Chesky e Nathan Blecharczyk, che hanno creato un portale che mette in contatto chi ha più spazio da affittare con chi cerca un alloggio per una notte, una settimana o un mese. Oggi attivo in 190 Paesi con più di 60 milioni di ospiti ha una valutazione di 25 miliardi di dollari.
L’azienda ottiene ottimi punteggi (4,6 su 5) sul sito Glassdoor, portale americano che recensisce le aziende attraverso i commenti di chi ci lavora o ci ha lavorato: «Le persone che lavorano qui sono alcune delle migliori con cui abbia mai lavorato. I fondatori sono bravissimi e vogliono continuamente migliorare l’azienda, gli impiegati e la nostro community» scrive un utente.
«Ci sono tanti benefit ed è un ambiente innovativo, dove trionfa l’etica e la collaborazione» spiega un altro. Complimenti e qualche critica (ma blanda) di chi dice che «per essere un’azienda che opera nel turismo, i giorni di ferie sono un po’ pochi».
Rientrano nella classifica di quest’anno, Facebook che si piazza in quinta posizione, Linkedin al settimo, Google all’ottavo. Più basse aziende amatissime come Apple (25esimo posto) e Twitter (26esimo). Oltre a Airbnb, sul podio dei primi tre, brand meno noti nel nostro Paese come Bain & Company, società di consulenza strategica. E Guidewire, società di sofware assicurativi.
Il primo posto è una bella soddisfazione per Airbnb, pensando anche al suo incredibile percorso negli anni. Per chi non lo sapesse l’idea è nata a San Francisco nel 2008 quando il proprietario di casa dei tre fondatori aumenta l’affitto del 25%. Per coprire questa emergenza, i tre decidono di affittare lo spazio in più che hanno in casa. Proprio in quei giorni una fiera in città moltiplica le esigenze di alloggio. «In quel weekend tre persone dormivano nel nostro salotto, su materassini gonfiabili. Incasso 1.000 dollari Ogni ostacolo che incontri può diventare una carta vincente: la nostra idea è nata dalla difficoltà di racimolare i soldi per pagarci l’affitto» spiega Joe.
Per chi sogna di lavorarci ci sono diverse posizioni aperte nel mondo perlopiù negli Stati Uniti. Qui per inviare un cv e tenare l’avventure. Gli ambiti sviluppo software, analisi dati, finanza, marketing e comunicazione. Leggi qui: https://www.airbnb.it/careers/departments