Con la crisi economica e il continuo aumento del costo della vita, le persone desiderano viaggiare senza spendere troppo e, dopo anni di isolamento a causa della pandemia, entrare in contatto con gli altri e provare esperienze autentiche. Ecco perché Airbnb ha dato vita ad una nuova categoria: Airbnb Stanze.
L’idea alla base , condividere la propria casa , offre due vantaggi: la convenienza per gli ospiti (oltre l’80% delle stanze private ha un costo inferiore ai 100 dollari a notte, con una tariffa media di 67 dollari a notte, mentre in Italia la media è di 71 Euro per notte); soggiornare presso un host è un ottimo modo per fare nuove conoscenze e vivere le destinazioni come persone del luogo.
“Con Airbnb Stanze torniamo all’idea originaria dalla quale tutto è nato, alla nostra filosofia di condivisione”, ha dichiarato Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb. “Le stanze sono spesso più convenienti degli hotel, e offrono inoltre la possibilità di scoprire una destinazione in modo più autentico. Rappresentano l’essenza stessa di Airbnb.”
Fra le novità principali:
Profilo dell’host: Il Profilo dell’host sarà una funzione esclusiva della categoria Stanze, in modo che tutti gli ospiti si possano sentire a proprio agio soggiornando a casa di un’altra persona. Basterà selezionare l’icona dell’host per visualizzare maggiori informazioni personali condivise dell’host, tra cui la professione, curiosità personali e molto altro ancora.
Categoria Stanze: con una nuova categoria dedicata e una selezione di 1 milione di annunci, le stanze private saranno più facili da individuare. Ogni annuncio include dettagli sugli spazi condivisi come la cucina, il soggiorno o il giardino.
Nuovi filtri: Airbnb ha aggiornato il filtro “Tipo di alloggio”, in modo da facilitare la ricerca. Grazie a un filtro per il prezzo ottimizzato – che ora si aggiorna in base alle proprie preferenze – è inoltre possibile visualizzare chiaramente il prezzo medio.
Nuove funzioni per la privacy: quando si condivide una casa, la privacy è importante. Per questo tutti gli annunci della categoria Stanze indicheranno chiaramente se la porta della camera da letto è dotata di serratura. La pagina dell’annuncio mostrerà anche se il bagno è condiviso o privato, e se durante il soggiorno saranno presenti all’interno dell’abitazione altre persone oltre all’host.
Con la fine della pandemia, Airbnb quest’anno prevede oltre 300 milioni di arrivi. Da quando è stata fondata Airbnb, 1,4 miliardi di ospiti hanno trovato un alloggio utilizzando la piattaforma e l’anno scorso è stato da record. Ci sono stanze private in più di 60.000 città in tutto il mondo.
Le 5 destinazioni più di tendenza per soggiorni in stanze private sono:
- Mapo-gu, Seoul
- Melbourne
- Varsavia
- Sydney
- Firenze
Guadagnare ospitando
Ospitare rappresenta una entrata per molte persone, e le stanze private permettono a un host medio un guadagno concreto. Lo scorso anno, gli host di stanze private in Italia hanno guadagnato più di 124 milioni di Euro; in particolare, l’host medio di una stanza privata ha guadagnato più di 1300 Euro. Gli host usano i loro guadagni extra per far fronte alla crisi economica, con il 39% di loro che afferma di usare le entrate derivanti dall’ospitalità in casa per coprire il crescente costo della vita; la stessa percentuale di utenti afferma di usare questi guadagni per arrivare a fine mese. Le stanze private offrono l’opportunità di scoprire una città con la guida di un abitante del luogo garantendo a chi viaggia anche la qualità del soggiorno. Nel primo trimestre 2023, quasi l’80% dei soggiorni in stanze private ha ricevuto recensioni a 5 stelle.
Più sicurezza
Dal confronto con i viaggiatori, è emerso come gli ospiti vogliano avere più informazioni sulle persone presso le quali soggiorneranno. Per questo l’annuncio relativo a ogni stanza includerà una versione aggiornata del Profilo dell’host, che aiuterà i viaggiatori a conoscere meglio i propri host prima di prenotare il soggiorno.
Gli affitti brevi fanno bene ai borghi
Un nuovo studio condotto dal Politecnico di Torino ha mostrato come la presenza di annunci Airbnb nei borghi possa portare un beneficio alle microimprese quantificabile in una crescita del 23% dei redditi dopo 4 anni. Un altro fattore in grado di favorire lo sviluppo dei borghi è poi il turismo legato al patrimonio storico-culturale e diffuso: sulla piattaforma Airbnb sono presenti diversi alloggi di tipo rurale, come gli agriturismi, ma anche 12.000 dimore storiche, residenze spesso situate in zone scarsamente popolate: secondo i dati dell’Associazione Italiana Dimore Storiche (ADSI), il 90% si trova infatti in zone rurali.
Da una parte quindi abbiamo grandi città che stanno cercano di mettere un freno agli affitti brevi come Venezia, Firenze e Milano, che vedono diminuire offerta immobiliare per studenti, lavoratori e famiglie. Dall’altra invece c’è un’Italia meno conosciuta che ci guadagna. Alla faccia del turismo di massa!