Il community manager è un professionista sempre più ricercato, che riveste una posizione delicatissima: può far promozione a costo zero o distruggere l’immagine di un brand.
Stare su Facebook mentre si è al lavoro può distrarre, ma c’è chi invece utilizza il social network per lavorare.
Si chiama community manager, è il professionista più gettonato del Web e passa anche 10 ore al giorno al computer, curando le pagine social delle aziende. Negli Usa guadagna mediamente 54mila euro l’anno, in Francia 48mila. In Italia la situazione è un po’ diversa: la media è 17mila euro, ma c’è chi guadagna molto di più.
Franz Russo, per esempio, community manager freelance, spiega a Millionaire che
Per una strategia complessa, sei mesi di lavoro possono fruttare circa 12mila euro.
Per cominciare, Russo fornisce ai nostri lettori alcuni consigli:
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- Sii accurato, reale e documentato nelle tue indicazioni;
- Non creare muri con chi sottolinea un disservizio o critica un prodotto: una critica verbalizzata è preziosa per un’azienda;
- Non assediare gli utenti con troppi post e alle domande cerca di rispondere in maniera diretta e immediata;
- Tieniti pronto a cambiare rotta istantaneamente durante la giornata.
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Molto importante, poi, evitare di improvvisarsi professionisti: contrariamente a quanto si pensi, per diventare community manager non basta stare giornate intere sui social, ma occorre studiare.
La scuola migliore per cominciare – spiega Giulio Xhaet, docente della Business School del Sole 24 ore – è l’autoformazione. Cercate sul Web informazioni gratis, immediate e di spessore. Non limitatevi ai siti in italiano. La frequenza di un corso aiuta a conoscere professionisti del campo, utili per trovare lavoro.
Tutti i requisiti e le caratteristiche di un community manager su Millionaire di dicembre 2012, nell’articolo a firma Silvia Messa.
Redazione
Come si può recuperare questo articolo?
Forse si sta facendo un po’ di confusione.
Per la precisione, il community manager è questo: http://www.skillprofiles.eu/g3-web-skills-profiles/community-manager/ ossia ad oggi unico profilo di community manager secondo le specifiche europee del CEN e rilasciato da un’entità di standardizzazione (IWA). Purtroppo non serve improvvisazione e non basta navigare in rete: ci sono requisiti di conoscenza e competenza e costante aggiornamento (quest’ultimo è unico che si acquisisce con navigazione ma anche con attività formative specifiche, scambiandosi pareri e facendo rete tra colleghi).
Io sono d’accordo con quanto scritto nel post, poi per quanto riguarda le qualifiche ecc.. ci vogliono, ma l’esperienza sul campo è ciò che conta veramente, essere un community manager è un lavoro degno di rispetto anche se lo si fa da autodidatta, l’importante è ottenere risultati, no ?