Diminuisce il numero di iPhone venduti, ma crescono le entrate legate ai servizi. I risultati dell’ultimo trimestre del 2018, presentati ieri da Apple, mostrano un cambiamento in corso a Cupertino.
Il fatturato trimestrale è di 84,3 miliardi di dollari, con un calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2017. Gli utili sono sopra le attese, a 19,965 miliardi di dollari, quasi un record per l’azienda.
Nel dettaglio, il fatturato degli smartphone è diminuito del 15%. Per la prima volta Apple non ha comunicato il numero di dispositivi venduti. Una scelta già annunciata nei mesi scorsi. Ma il fatturato degli altri prodotti (dispositivi indossabili e accessori) e servizi, come iCloud, Apple Music e Apple Pay, è aumentato del 19% rispetto allo stesso trimestre 2017, con i ricavi ai massimi storici. Il Ceo Tim Cook ha dichiarato a Reuters che l’azienda punta a raggiungere i 500 milioni di clienti abbonati entro il 2020.
Sul calo delle vendite dei “melafonini”, sono diverse le motivazioni individuate dall’azienda e dagli analisti: saturazione del mercato, concorrenza, prezzi alti, rallentamento dell’economia in Paesi come la Cina, fino all’allungamento del periodo di sostituzione degli iPhone con i modelli successivi. Oggi i clienti cambiano smartphone in media ogni 32 mesi.