Un auto che non ha bisogno di autista: una realtà possibile, anche se non ancora vicina nel tempo. Eppure un passo molto importante in questa direzione è già stato compiuto: Google ha pubblicato un post, corredato da un video molto interessante, in cui spiega i suoi progressi in questa direzione.
Dopo una lunga serie di test realizzati su strade ad alta velocità, come le superstrade, i veicoli con pilota automatico sono stati provati anche su percorsi cittadini. Il luogo scelto per i nuovi test è la città di Mountain View, dove ha sede la stessa Google.
Attraverso l’utilizzo di un software molto dettagliato, i tecnici al lavoro sul progetto stanno “insegnando” alle auto ad analizzare e affrontare le principali situazioni potenzialmente pericolose in città: dalla presenza di tratti stradali interessati da lavori pubblici, fino alle deviazioni poco lineari operate da ciclisti e pedoni.
La fase di test, in ogni caso, sarà ancora lunga: come ha scritto Chris Urmson, direttore del progetto, “guidare per un miglio in città è molto più difficile che su una superstrada”, dal momento che aumentano i fattori di imprevedibilità.
La storia
Google sta lavorando alle sue auto “self-driving” dal 2010, sin da quando, cioè, il progetto fu annunciato, dopo una serie di prove su strada effettuate tra Los Angeles e San Francisco. Da allora, i test sono andati avanti per ben 700mila miglia, su una flotta di 7 veicoli ibridi, marcati Lotus e Prius.
Gli incidenti
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ogni anno su strada muoiono più di un milione e duecentomila persone: pedoni, ciclisti e motociclisti, automobilisti e guidatori di camion e trasporti speciali, costantemente in pericolo. Il progetto dell’auto con pilota automatico, quando vedrà la luce su vasta scala, potrà aiutare a limitare questo tipo di danni, salvando vite umane. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Urmson alla fine del 2013, Google ha raccolto dati sufficienti per dichiarare più sicura la guida del pilota automatico, rispetto a quella di un autista umano.
INFO: http://bit.ly/1fPEJUZ
Gennaro Sannino