Abbiamo dato un primo sguardo ai visori di realtà mista di Samsung e agli occhiali di Google, alimentati da un assistente onniveggente. Sfida a tutto campo a Meta e Apple a colpi di innovazioni futuristiche ed esperienze “alla Tony Stark”.
Negli ultimi anni mi sono divertita a provare numerosi visori VR e AR, ma non avevo mai provato un dispositivo dotato di un assistente IA sempre presente e pronto a rispondere alle mie domande. Questa settimana, presso la sede di Google a New York, sono stati presentati in anteprima i nuovi prodotti Android XR, un sistema operativo per visori e occhiali intelligenti che sarà disponibile nel 2025. La caratteristica principale? Gemini, un’IA avanzata che promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia indossabile.
Durante la demo (che Google ha successivamente pubblicato), ho potuto esplorare una mappa tridimensionale di un quartiere di New York, dove potevo zoomare sulle case e persino chiedere a Gemini informazioni sui palazzi circostanti. “Che edificio è quello?” ho chiesto, e Gemini ha risposto con precisione: “È la scuola superiore del quartiere.”
Questa capacità di interazione non si limitava alla mappa: Gemini mi ha accompagnato anche mentre utilizzavo Chrome, YouTube o esploravo un ambiente simulato. L’assistente non solo rispondeva alle mie domande, ma ricordava anche cosa avevo fatto, offrendomi un riepilogo delle mie attività.
Secondo Sameer Samat, presidente dell’ecosistema Android, questo rappresenta un “momento alla Tony Stark”, in cui le capacità multimodali dell’IA trasformano la tecnologia indossabile in un’esperienza senza precedenti. Questo nuovo approccio ha spinto Google a ripensare le sue strategie per AR e VR, dopo aver abbandonato in passato progetti come Google Daydream.
Android XR: un ponte tra telefoni e visori
Android XR, in arrivo nel 2025, mira a creare un ecosistema per visori e occhiali, compatibile con Google Play e potenziato dall’IA Gemini. Samsung sarà il primo partner hardware, con il lancio del visore Project Moohan, che ricorda il Vision Pro di Apple, ma con funzionalità integrate di Android. Moohan è un visore leggero con un design simile a una visiera e dotato di tracciamento oculare e manuale, oltre a una fotocamera a colori per la realtà mista. La qualità video è paragonabile a quella di Vision Pro, con app 3D come Maps e YouTube, dove Gemini aggiunge un livello di interattività mai visto.
Maps, ad esempio, offre vedute tridimensionali, e YouTube può persino convertire video 2D in esperienze immersive 3D. Inoltre, il sistema permette di passare senza interruzioni da mouse e tastiera al controllo manuale, adattandosi all’input disponibile.
Occhiali intelligenti: IA sempre attiva
Altra meraviglia sono gli occhiali Project Astra di Google, che rappresentano una visione più vicina alla realtà quotidiana. Questi occhiali leggeri integrano un display nel vetro della lente destra, visibile solo dall’utente. Gemini fornisce informazioni testuali e traduzioni in tempo reale. Ad esempio, un interlocutore potrà parlarci in inglese e spagnolo, e le sue parole saranno automaticamente riprodotte in un’altra lingua. Gli occhiali permettono anche di identificare oggetti e fornire informazioni contestuali: guardando un libro, potevo chiedere un riassunto o un’opinione sull’autore.
Un futuro AI-centrico per XR
Con Android XR, Google punta a unificare telefoni, visori e occhiali in un unico ecosistema. Gemini rappresenta il cuore di questa visione, offrendo un assistente onnipresente che può vedere ciò che vediamo noi e rispondere in modo proattivo. Tuttavia, questa “onnipresenza” solleva anche domande sulla privacy e sull’invasività dell’IA. Google assicura che i dati video elaborati da Gemini rimangono privati e locali, ma l’esperienza di un assistente sempre attivo richiederà una gestione attenta per bilanciare utilità e riservatezza.
Con Samsung e Qualcomm come partner principali, Android XR promette di aprire nuove opportunità per sviluppatori e produttori, creando un mercato diversificato di dispositivi AR e VR interconnessi. Questa integrazione potrebbe portare gli occhiali a diventare il “nuovo smartphone” e i visori il “nuovo laptop” del futuro. La rivoluzione XR è alle porte, e il 2025 segnerà l’inizio di questa trasformazione.
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