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Noi, artigiane digitali, personalizziamo lingerie su misura e online

Di
Silvia Messa
22 Settembre 2020

Ha scelto di far crescere la sua startup, nel programma Call4Women di Endeavor Italia e B Heroes. Lei, Chiara Marconi, 28 anni, ha convinto con il suo brand di lingerie di lusso, Chitè Lingerie, ma soprattutto con la piattaforma che consente alle clienti di creare il proprio capo su misura. «Con Federica Tiranti, mia socia, scoprimmo che l’80% delle donne indossa un reggiseno di taglia sbagliata. È nata così l’idea della personalizzazione online con tecnologia 3D. Da Parigi, siamo rientrate in Italia, abbiamo sviluppato una filiera produttiva italiana con artigiani indipendenti. Siamo sul mercato dal 2018».

Perché il canale digitale?

«Le nuove generazioni sono abituate ad acquistare con un clic e avere un rapporto diretto online con i brand. Il canale direct-to-consumer ci permette di avere marginalità più alte, volumi inferiori, pieno controllo ed essere più sostenibili. Le donne però hanno bisogno di testare un brand. Abbiamo lanciato capi ready-to-wear, poi MyChitè, la piattaforma di personalizzazione».

Investimenti?

«Siamo state supportate dalle banche, grazie al Medio Credito Centrale che permette alle startup innovative di avere accesso a linee di credito solo con garanzie statali. Siamo partite con meno di 40.000 euro. Fino a un anno fa eravamo in 2, oggi siamo in 10, quasi tutti Under 30! Il virus ha dilatato i tempi di negoziazione e di chiusura del nostro primo seed round, ma siamo felici del risultato. L’equity-crowdfunding con Doorway ha portato 29 investitori privati, più un fondo e una finanziaria pubblica».

Organizzazione?

«Siamo tra le startup innovative nel LeVillage by CA a Milano». lingerie

Vantaggi?

«Abbiamo segmentato la filiera produttiva, controlliamo ogni passaggio. Possiamo negoziare con ogni produttore. E abbiamo diversificato il rischio. All’inizio un fornitore ci ha lasciato a piedi ritardando l’uscita della nostra prima collezione! Ma dietro un reggiseno ci sono anche 13 fornitori: è tra i capi femminili più tecnici».

Prezzi?

«Un capo personalizzato costa circa il 15% in più».

Risultati economici?

«L’obiettivo è 1 milione di fatturato nel 2021. Il virus ha avuto un impatto negativo anche sul nostro business. Ma il fatto che l’80% del fatturato venga dal canale online ci rende meno esposti».

Consigli a un aspirante artigiano digitale?

«Gli eventi del 2020 hanno spinto anche i clienti più restii verso la digitalizzazione. Fondamentale ascoltarli, studiarli, anticiparli».

Tratto dall’articolo “Artigiani digitali” pubblicato su Millionaire di luglio-agosto 2020. 

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