Nordest e centri sui centomila abitanti: sono i posti dove si vive meglio in Italia. Nella classifica stilata dall’Università la Sapienza per Italia Oggi, le metropoli come Roma, scendono vertiginosamente di posizione (dal 67° all’85°), a causa di degrado, traffico e rifiuti. I capoluoghi di Sicilia e Calabria occupano la coda della classifica, anche Bari è scesa dal 96° fino al 103° posto. Ultima, al 110° posto, Vibo Valentia. In testa, invece, c’è Bolzano, seguita da Trento e Belluno. Milano risale (55°), così Matera.
I criteri con cui si sono valutate le città per stabilirne la qualità della vita sono 9: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.
Migliori i risultati dei centri più piccoli: Siena, Pordenone, Parma, Aosta, Sondrio, Treviso e Cuneo. Treviso è la provincia più sicura d’Italia. A Trento, Bolzano e Bologna c’è un “ecosistema” favorevole ad affari e lavoro. La migliore offerta finanziaria e scolastica è a Parma, Siena, Trento e Piacenza; il sistema sanitario più efficiente si trova a Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano.