I “borsellini elettronici” sono semplici da usare, ma richiedono cautele nella conservazione dei codici di accesso. Ecco i consigli pratici per cominciare a utilizzare la blockchain.
I wallet sono indirizzi blockchain privati. Ci sono software che vi aiutano a crearne uno nuovo, ne potete creare quanti volete. Le applicazioni per aprirli si trovano nei vari App Store e sul Web.
Nel momento in cui ne apri uno, hai un tuo conto privato che non è toccabile da nessun altro, a patto che memorizzi le password e soprattutto le parole chiave, chiamate anche “mnemonics”. Si tratta di 12 parole in inglese che sono generate in automatico dai software che creano wallet. le puoi sapere solo tu devi custodirle molto gelosamente e in un luogo sicuro (meglio non nel PC o telefono che usi per collegarti a Internet), perché sono l’unico sistema per entrare e poter effettuare transazioni.
Attenzione:
a) Se qualcuno scopre le tue parole chiave può rubarti tutto il contenuto del wallet.
b) Se perdi le parole chiave, nessuno può recuperarle e non avrai più accesso al tuo conto.
c) I traduttori automatici di Chrome e altri browser traducono le parole chiave in italiano, che ovviamente non funzioneranno mai. Disabilita il traduttore quando fai queste operazioni.
Morale: la finanza della blockchain ti dà l’assoluto controllo dei tuoi averi, ma anche la responsabilità di non perderli. Scrivi le tue parole chiave, non darle a nessuno e mettile in cassaforte o altro luogo per te “sicuro”.
E adesso?
Se ha un amico/amica che possiede criptovalute puoi dargli 50 euro e farti inviare l’equivalente in bitcoin sul tuo wallet. Oltre alle parole chiave hai un lungo codice che rappresenta il tuo wallet. Ogni criptovaluta ha un wallet diverso: vai su wallet bitcoin e copia l’indirizzo (l’Iban delle criptovalute), dallo all’amico. Lui lo inserirà e ti invierà un codice composto da numeri e lettere e, dopo poco tempo, vedrai una cifra di circa 0.00125 bitcoin. Adesso hai 50 euro in bitcoin (meno i costi di trasmissione) e puoi decidere di tenerli o di convertirli in altre criptovalute. Non vi sono banche o intermediari. Sei tu che li hai nel tuo wallet. E basta.
Come controllare le transazioni
I primi scambi avvenivano tra i cosiddetti geek e nerd che si scambiavano codici. Poi sono nati software che semplificavano i passaggi. Oggi, con un po’ di impegno, si diventa operativi in pochi minuti.
I due sistemi di “Explorer” più noti, che permettono di individuare le transazioni, sono: “Blockchain Explorer”, per la rete Bitcoin, ed “Etherscan” per la rete Ethereum. Servono a controllare il nostro indirizzo privato e quello di altri. Ogni passaggio è visibile in tempo reale. Sembra complicato, ma non è così. per esempio, puoi andare su Blockchain.com, Metamask.io o cfxquantum.com e aprire un wallet nuovo gratis e in pochi minuti. Nel prossimo numero inizieremo a capire come scambiare le criptovalute.