Corea del Sud: Samsung messa alla prova dal primo sciopero della sua storia.

Di
Redazione Millionaire.it
30 Maggio 2024

Il 29 maggio 2024 sarà ricordato come una data storica per Samsung Electronics: un sindacato che rappresenta il 20% della forza lavoro dell’azienda ha proclamato il primo sciopero nella storia della multinazionale sudcoreana. Circa 28.000 dipendenti hanno deciso di interrompere il lavoro per protestare contro quella che definiscono “negligenza dell’azienda nei confronti dei lavoratori” e “ingerenza aziendale nella lotta pacifica” condotta fino ad ora.

 

Le ragioni dello sciopero

Le tensioni tra il management di Samsung e i suoi lavoratori si sono intensificate nel corso degli ultimi mesi, principalmente a causa di disaccordi sulle condizioni salariali. I sindacati chiedono un aumento del 6.5% dei salari, mentre l’azienda ha proposto un incremento del 5.1%. Nonostante le negoziazioni siano durate per nove tornate, non è stato raggiunto un accordo soddisfacente per entrambe le parti, portando i lavoratori a votare massicciamente a favore dello sciopero.

Samsung, fino a pochi anni fa, aveva una politica non ufficiale ma rigorosamente osservata di non permettere la formazione di sindacati. Tuttavia, la crescente pressione internazionale e il riconoscimento che questa politica era obsoleta rispetto alle pratiche industriali contemporanee hanno portato a un cambio di rotta. Dal 2020, sotto la guida del presidente Lee Jae-yong, l’azienda ha iniziato a garantire i diritti sindacali e a promuovere una cultura lavorativa più sana.

Impatto sul settore e sull’economia

Il blocco delle attività di Samsung, uno dei principali produttori di semiconduttori e dispositivi elettronici al mondo, potrebbe avere ripercussioni significative non solo per l’azienda ma anche per il mercato globale della tecnologia. Nel 2023, Samsung ha registrato ricavi dai chip pari a 40,9 miliardi di dollari, posizionandosi al secondo posto nel mercato dopo Intel. Un’interruzione nella produzione potrebbe causare una carenza di semiconduttori, influenzando vari settori, dall’elettronica di consumo all’automotive, fino alle comunicazioni e all’elaborazione dei dati.

Gli analisti avvertono che la situazione potrebbe peggiorare se non si trova presto una soluzione. Un prolungato sciopero potrebbe portare a un aumento dei prezzi e a ritardi nei prodotti, colpendo duramente l’intera catena di valore dell’elettronica e dei semiconduttori.

Risposta dell’azienda

Samsung ha dichiarato di essere aperta a ulteriori negoziazioni, sottolineando l’impegno a non causare problemi alle attività aziendali. Tuttavia, le divergenze tra le richieste dei sindacati e le offerte dell’azienda rimangono marcate. Oltre all’aumento salariale, i sindacati hanno richiesto maggiori bonus e un giorno aggiuntivo di ferie pagate.

La controversia attuale non è un caso isolato. Negli ultimi anni, Samsung ha dovuto affrontare diverse sfide sul fronte del lavoro, inclusi tentativi di sabotare l’attività sindacale, per cui alcuni dei suoi dirigenti sono stati accusati e condannati. Questo cambio di politica, seppur accolto positivamente, ha portato alla luce la necessità di un dialogo più aperto e costruttivo tra la dirigenza e i lavoratori.

 

La situazione a Samsung rappresenta un momento critico per le relazioni industriali in Corea del Sud. L’esito di questo sciopero potrebbe stabilire un precedente importante per le future negoziazioni sindacali nel paese. Con una posta in gioco così alta, sia per l’azienda che per l’economia globale, la speranza è che un accordo possa essere raggiunto rapidamente per evitare un impatto negativo prolungato.

Questo sciopero non solo segna un punto di svolta nella storia di Samsung, ma potrebbe anche influenzare il modo in cui le grandi aziende tecnologiche gestiranno le relazioni con i loro dipendenti in futuro.

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