Costanza Cieri e Nicola Cantoli, 27 anni, sono amici da 15 anni. Se ne vanno dall’Abruzzo, studiano entrambi Economia, fanno esperienza e lavorano all’estero, in grandi aziende: Fater, UniCredit e Dana Corporation. Poi nel 2019 decidono di tornare nella loro terra. Pensano a come rivoluzionare il modo di vendere vino delle loro famiglie, che lavorano l’uva di 70 ettari di vigneti sparsi tra Ortona, Crecchio e Orsogna. «Un conto è fare il vino, un altro commercializzarlo» raccontano.
«Abbiamo fondato un’azienda, Inverso Vini, per creare una vetrina per vini con etichetta, packaging, racconto pensati per i giovani. Inverso perché torniamo alla terra da nativi digitali e andiamo controtendenza. L’etichetta è “Posso”, perché se lo vogliamo, possiamo farcela».
Etichetta e brand hanno vinto la 9a edizione di StartImpresa di Confidustria Chieti Pescara. «Design e sostenibilità vanno insieme: bottiglie riciclabili, più leggere, satinate in modo naturale, capsule in carta riciclata, uve bio, packaging ecologici, processi a basso impatto». Tre i vini sviluppati, per reinventare vitigni autoctoni: Pecorino, Montepulciano e Cerasuolo.
«Abbiamo ottenuto un finanziamento di 40.000 euro da una banca. Senza famiglie alle spalle, non l’avremmo ottenuto. Il progetto era considerato rischioso. Ora invece siamo credibili e le banche disponibili».
La scelta vincente è la possibilità di programmare la produzione last minute. I vini sono lavorati prima, ma l’imbottigliamento si fa dopo l’ordine, il magazzino è veloce. «Non siamo mai senza prodotti e in 5 mesi, nonostante la partenza in lockdown, siamo arrivati al pareggio. Contiamo di chiudere il 2021 con +200% sul fatturato. Risultati raggiungibili grazie al piano quinquennale fatto con i nostri collaboratori per i mercati esteri».
INFO: www.inversovini.it
Tratto dall’articolo “Vite e passioni” pubblicato su Millionaire di settembre 2021. Per acquistare l’arretrato, e leggere tante altre storie di giovani viticoltori, scrivi a abbonamenti@ieoinf.it