Da Biden un brusco stop agli investimenti americani (e degli alleati) in tecnologia cinese

Da Biden un brusco stop agli investimenti americani (e degli alleati) in tecnologia cinese

Di
Redazione Millionaire
28 Agosto 2023

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha firmato mercoledì un decreto esecutivo che proibirà alcuni nuovi investimenti statunitensi in Cina in tecnologie sensibili, come i chip per computer, e richiederà l’autorizzazione governativa in altri settori tecnologici.

Il decreto autorizza il governo americano a proibire o limitare gli investimenti statunitensi in entità cinesi in tre settori: semiconduttori e microelettronica, tecnologie dell’informazione quantistica e certi sistemi di intelligenza artificiale. La misura prende di mira, senza nasconderlo troppo, i fondi di private equity, venture capital e joint ventures.

La Cina ha dichiarato giovedì di essere “gravemente preoccupata” per questa nuova norme e che si riserva il diritto di adottare contromisure. Secondo il governo cinese questo decreto influisce sul normale funzionamento delle imprese e mina l’ordine economico e commerciale internazionale. La Cina ha anche dichiarato di sperare che gli Stati Uniti rispetteranno le leggi dell’economia di mercato e il principio della concorrenza leale e si asterranno dall’ostacolare artificialmente gli scambi e la cooperazione economici e commerciali globali o dal creare ostacoli per la ripresa dell’economia mondiale.

La misura del governo americano si concentra sugli investimenti in aziende cinesi che sviluppano software per progettare chip per computer e strumenti per produrli. Gli Stati Uniti, il Giappone e i Paesi Bassi dominano questi campi e il governo cinese sta lavorando per creare alternative nazionali. La Casa Bianca ha dichiarato che Biden ha consultato gli alleati sul piano e ha coinvolto gli altri esponenti del G8, Italia inclusa.

Il decreto proibirà alcuni accordi e richiederà agli investitori di notificare al governo i loro piani, come pure investimenti in essere. L’industria tecnologica cinese, un tempo un magnete per il venture capital statunitense, ha già visto un drastico calo degli investimenti statunitensi a causa della crescente tensione geopolitica.

L’anno scorso, l’investimento totale in venture capital con base negli Stati Uniti in Cina è crollato a $9,7 miliardi dai $32,9 miliardi nel 2021, secondo i dati di PitchBook. Quest’anno, fino ad ora, gli investitori V.C. statunitensi hanno investito solo $1,2 miliardi in startup tecnologiche cinesi. Sono oltre 70.000 le aziende statunitensi fanno affari in Cina. 

Se tale restrizione dovesse andare avanti non è da escludere una sua estensione, come successo in altri settori in passato, anche agli alleati degli americani, quindi anche alle aziende europee ed italiane. La misura potrebbe avere degli effetti particolarmente importanti anche sui nostri produttori e su chi collabora con la Cina nello sviluppo di nuove tecnologie. 

Una notizia che in Italia ha fatto ancora poco rumore, ma rischia di coinvolgere molti attori anche tra le startup e le aziende più innovative italiane. Se con maggiori investimenti o con maggiori costi e restrizioni non lo sappiamo, ma sicuramente qualcosa cambierà a breve.

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