up2you startupper
Da sinistra, Lorenzo Vendemini, Alessandro Broglia, Andrea Zuanetti.

«Da dipendenti a startupper, alla faccia della pandemia»

Di
Lucia Ingrosso
15 Febbraio 2021

Tre amici e un pensiero fisso: fare qualcosa di bello, insieme. Si conoscono all’università e uniscono le forze per inventare un’idea di business e partecipare a una competizione, ma arrivano ultimi. L’anno dopo si rifanno e la loro business idea li porta addirittura negli Usa. Poi si laureano e ognuno prende la sua strada. Ma il pensiero fisso è sempre lì, sopito ma mai accantonato. Alessandro Broglia, 29 anni, racconta a Millionaire: «Per 4 anni ho lavorato in una società di consulenza strategica, poi in una grande azienda del settore energetico». Finché, nel 2019, il terzetto si riforma e l’idea di mettersi in proprio riprende quota.

«Volevamo realizzare un business che, al di là del ritorno economico, avesse un impatto sociale positivo. La sostenibilità era al centro delle nostre riflessioni. La sfida: trovare qualcosa che rendesse i comportamenti sostenibili più convenienti per privati e imprese». Così Alessandro, insieme a Lorenzo Vendemini (29 anni) e Andrea Zuanetti (30), si inventa Up2You, un ecosistema in cui le aziende scoprono come migliorare il loro impatto ambientale (ridurre la CO2 o compensarla piantando alberi, per esempio) e i privati sono premiati per i loro comportamenti virtuosi.

«Abbiamo cominciato a presentare l’idea e raccogliere feedback a inizio 2019. È stato il tenore degli incoraggiamenti ricevuti a convincerci di essere sulla strada giusta. A fine anno la svolta: vinciamo una challenge per idee innovative di Invitalia, che ci concede 10mila euro a fondo perduto, con l’obbligo però di costituirci in società. A gennaio 2020 ci costituiamo. Poi il lockdown».

Tutto si ferma? Al contrario. «Il fatto di lavorare con la formula dello smart working ha fatto risparmiare a tutti e 3 i tempi di spostamento. In questo modo, abbiamo sfruttato queste ore in più e le abbiamo aggiunte alle sere e ai weekend. Non solo, l’impossibilità di fare trasferte ha ridotto molto il nostro budget per le presentazioni con i possibili clienti. Così il periodo del primo lockdown è stato fondamentale per concretizzare la nostra idea».

Poi, a settembre, i 3 amici si rendono conto che solo un tassello manca al loro puzzle: la loro disponibilità full time. Ed è così che i 3 si dimettono (scelta molto coraggiosa, visto il periodo) e, alla faccia del Covid-19, si buttano in questa nuova impresa, pieni di fiducia ed entusiasmo.

«Due anni fa, su questa scelta non avrei scommesso neanche un euro. Ma mi sono detto che se non ci avessi provato adesso, avrei perso tutto il lavoro fatto finora e qualcuno lo avrebbe fatto al posto mio. E a me sarebbe rimasto solo il rimpianto per tutta la vita» conclude Alessandro.

INFO: https://business.u2y.it

Tratto dall’articolo “Imprese appena nate” pubblicato su Millionaire di dicembre-gennaio 2021.

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