A partire dal 2 aprile 2025, i cittadini dell’Unione Europea, inclusi gli italiani, dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica per entrare nel Regno Unito. Questo nuovo sistema, chiamato Electronic Travel Authorization (ETA), rientra nelle misure post-Brexit mirate a regolare il flusso dei visitatori e garantire maggiori controlli di sicurezza alle frontiere. Il costo per ottenere l’ETA sarà di 10 sterline (circa 11,85 euro), e l’autorizzazione sarà valida per due anni, permettendo ingressi multipli e soggiorni fino a sei mesi per ogni visita.
L’introduzione dell’ETA rappresenta un notevole cambiamento rispetto al passato, quando i cittadini dell’UE potevano entrare liberamente nel Regno Unito senza visti o autorizzazioni particolari. Con questo nuovo obbligo, chi desidera visitare l’UK dovrà fornire dettagli personali, come il numero di passaporto, attraverso una procedura interamente digitale, accessibile online o tramite app.
Il nuovo sistema ETA è stato pensato per facilitare l’ingresso nel Paese mantenendo al contempo un controllo più rigoroso sui visitatori. Questo approccio si ispira a simili sistemi di autorizzazione elettronica già in uso in altre nazioni, come l’ESTA statunitense. D’altro canto, l’Unione Europea introdurrà un sistema analogo, l’ETIAS (European Travel Information and Authorization System), che sarà obbligatorio per i cittadini britannici che intendono visitare i Paesi dell’UE.
L’introduzione di questi nuovi requisiti potrebbe avere un impatto significativo sul turismo, in particolare per quanto riguarda la percezione di complessità e costi aggiuntivi per i visitatori europei. Tuttavia, secondo il governo britannico, la procedura sarà rapida e non eccessivamente onerosa, con l’obiettivo di minimizzare gli effetti negativi sul settore turistico e sull’attrattività del Paese come destinazione di viaggio.
Inizialmente, il sistema ETA è stato introdotto per alcuni Paesi del Medio Oriente, come il Qatar e l’Arabia Saudita, e sarà esteso progressivamente a tutte le nazionalità fino all’inizio del 2025, quando diventerà obbligatorio per i cittadini dell’UE. L’Home Office britannico sottolinea come l’ETA faccia parte di un più ampio piano per digitalizzare e modernizzare le frontiere del Regno Unito entro il 2025, migliorando la sicurezza e il monitoraggio dei flussi turistici e migratori.
Il nuovo sistema si inserisce quindi nel quadro delle trasformazioni post-Brexit che stanno cambiando profondamente le modalità di ingresso e soggiorno tra Regno Unito e Unione Europea, rafforzando i confini e rendendo più controllato il transito dei visitatori, ma con un’attenzione a non ostacolare eccessivamente il flusso turistico.
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