Dalla traversa ferroviaria ecosostenibile al tessuto ricavato dalle arance. Il cambiamento, in Sicilia, parte dai giovani imprenditori. Ecco le loro storie.
«In Sicilia non importa far male o far bene: il peccato che noi Siciliani non perdoniamo mai è semplicemente quello di “fare”. Siamo vecchi, Chevalley, vecchissimi». È passato più di mezzo secolo da quando Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare queste parole al principe di Salina a colloquio con il rappresentante piemontese. Nessun cambiamento possibile, secondo “il gattopardo”.
Oggi, nel 2017, la spinta all’innovazione arriva proprio dalla “vecchissima” Sicilia. Sull’isola sono attive 397 startup innovative. Ci sono giovani che fanno impresa, creano posti di lavoro e, con le loro idee, vogliono rivoluzionare il mercato. In tutti i settori, dal turismo all’e-commerce. Il cambiamento parte dai giovani imprenditori. Ecco le loro storie.
GreenRail, le traverse ferroviarie ecosostenibili

Martha’s Cottage, l’e-commerce dei matrimoni

Mosaicoon, la piattaforma dei video per il Web
Fondata nel 2010 da Ugo Parodi Giusino, 36 anni, la startup Mosaicoon è diventata oggi una grande impresa. Si occupa di produzione e distribuzione di video per il Web. «Sono partito con 10 mila euro, in un seminterrato di due stanze dove ho fondato la mia prima società» ha raccontato a Millionaire. A 18 anni, con i suoi risparmi, ha aperto una piccola casa di produzione video. Nel 2006 ha fondato una web television e nel 2008 ha iniziato a fare le prime campagne pubblicitarie. Fino a Mosaicoon: un marketplace dove i brand trovano i professionisti per fare video pubblicitari. Nel 2016 Mosaicoon è stata premiata come “miglior impresa innovativa in Europa” agli International Business Awards. In sei anni «è diventata la scale-up tecnologica più premiata d’Europa, passando da tre a oltre 100 dipendenti, aprendo 8 sedi in tutto il mondo». La sede di Palermo è un open space vista mare con altalene, biliardini, divani e un agrumeto. Ci sono anche una palestra, una nursery, un orto aziendale e uno spazio espositivo per giovani artisti. Un ufficio da fare invidia alle migliori startup della Silicon Valley. Avviare un’impresa innovativa in Sicilia è stata, al tempo stesso, la più grande difficoltà e la più grande soddisfazione per Ugo. «Ho investito sulla mia azienda e sulla mia terra, come isola in cui ritornare a fare impresa e attirare talenti da tutto il mondo».
Orange Fiber, i tessuti ricavati dalle arance

Adriana Santanocito e Enrica Arena sono le fondatrici di Orange Fiber. Mentre preparava una tesi sui tessuti, Adriana ha trovato il modo per ricavare un filato sostenibile dagli scarti delle arance (di solito smaltiti con grossi costi per aziende e ambiente). Ha coinvolto Enrica nel progetto: due anni di lavoro al Politecnico di Milano per il brevetto. I primi prototipi di tessuto dagli agrumi sono stati presentati nel 2014 all’Expo Gate di Milano. Il primo impianto pilota per l’estrazione della cellulosa è stato inaugurato alla fine del 2015 in Sicilia. Oggi le due imprenditrici lavorano all’ottimizzazione del processo di produzione industriale. In occasione del G7 di Taormina hanno presentato il loro innovativo tessuto a first lady e gentleman. I tessuti Orange Fiber sono stati utilizzati dalla casa di moda Ferragamo per una collezione di abiti e foulard.
Sunsiit, il “Booking” delle spiagge

