È la fine del mercato del lusso?

Di
Redazione Millionaire.it
1 Agosto 2024

Il settore del lusso sta attraversando un momento difficile, con diverse case di moda che stanno sperimentando cali significativi nelle vendite e nelle loro quotazioni in borsa.

Anche se il mercato è controllato da pochissimi gruppi a livello globale, è utile ricordare come dietro a questi brand, in particolare nel nostro Paese, ci siano migliaia di imprese di alta qualità che dipendono da loro.

Come pure, altra faccia della medaglia, spesso i prodotti, anche di nomi ‘importanti’, non sono di alta qualità e derivano dallo sfruttamento di fornitori in paesi emergenti per mantenere margini altissimi.

 

Come reagiscono i brand più noti

LVMH ha registrato una crescita delle vendite trimestrali inferiore alle aspettative, con un aumento dell’1% su base annua a 20,98 miliardi di euro. Questo ha portato a un calo del 5,18% delle sue azioni, influenzando negativamente l’intero settore del lusso.

Gucci, che rappresenta una parte significativa delle entrate di Kering, ha registrato un calo del 21% nei ricavi del primo trimestre del 2024. Questo declino è principalmente dovuto alla diminuzione delle vendite nel mercato cinese.

Altri brand sotto il gruppo Kering come Saint Laurent e Bottega Veneta hanno visto un calo delle vendite rispettivamente del 12% e del 7%. Anche Alexander McQueen e Balenciaga hanno registrato performance non ottimali.

Prada ha risentito del rallentamento della domanda globale. Sebbene non siano stati riportati dati specifici recenti, l’azienda ha evidenziato una maggiore cautela nelle previsioni future a causa delle incertezze economiche globali e della diminuzione della domanda in alcuni mercati chiave.

Ferragamo ha registrato un ribasso del 2,06% nelle sue azioni, segnalando difficoltà analoghe a quelle delle altre grandi case di moda italiane e globali.

Anche Moncler ha subito un decremento del 2,65% delle sue azioni, risentendo delle stesse dinamiche di mercato che stanno colpendo l’intero settore del lusso.

Infine, Brunello Cucinelli ha visto un calo del 2,35% delle sue azioni. Nonostante ciò, il marchio continua a puntare su strategie di lungo termine per sostenere la propria crescita.

 

Cause e trend
La diminuzione della domanda in Cina è una delle principali cause del rallentamento delle vendite per molte case di moda, dato che il mercato cinese rappresenta una fetta significativa del fatturato per molte aziende di lusso.
Il rallentamento dell’economia globale sta chiaramente influenzando negativamente il settore. Dopo un boom di vendite post-pandemia, infatti, la crescita sta tornando a livelli più normali, e richiede alle aziende di adattarsi a un nuovo contesto economico più incerto.

Le aziende del lusso, dopo un biennio in cui avevano ‘fatto il pieno’, dovranno concentrarsi su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per rimanere competitive. La diversificazione geografica e una minore dipendenza dal mercato cinese potrebbero essere strategie vincenti per affrontare meglio le incertezze economiche globali.

Quello che sembra profilarsi non è un crollo, ma una contrazione della crescita e delle aspettative per i brand principali. Il mercato, in questo assetto, ha forse raggiunto una saturazione ed una concentrazione che potrebbero non convenire più.

A quest0 si affiancano anche trend che indicano come alle case di Moda sia chiesta una maggiore sostenibilità, condivisione con tutti gli attori della filiera e una crescita a ritmi diversi per beni più durevoli, con fonti rinnovabili e spazio per nuovi player.

 

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